Stato e istituzioni :: Ora e sempre Resistenza

Sui fatti del 25 aprile a Verona

Interpellanza presentata dal PRC al sindaco di Verona

(30 Aprile 2006)

Libertè, fraternité, egalité
Come è noto sono le parole d’ordine che sintetizzano il messaggio politico della rivoluzione francese del 1789 e divenuti capisaldi irrinunciabili delle costituzioni di tutti gli stati europei moderni.

Ebbene, proprio contro quei principi, da alcuni anni, nella nostra città si svolgono delle manifestazioni che, prendendo lo spunto da un fatto del tutto marginale e secondario della storia, arrivano ad inneggiare alla restaurazione, al tradizionalismo cattolico e all’assolutismo.

Solo degli sprovveduti non colgono il segno politico di tali manifestazioni, per altro nemmeno nascosto dagli stessi organizzatori, che rifacendosi a idee reazionarie e sconfitte dalla storia, finiscono per proporre un messaggio condito di razzismo, xenofobia, intolleranza ed autoritarismo con tanto di patrocinio politico della destra veronese e della Lega Nord in particolare.

E’ del tutto inaccettabile che per così basse strumentalizzazioni della storia si possano spendere dei soldi pubblici ed esibire delle sponsorizzazioni istituzionali come quelle offerte dalla Provincia di Verona e dalla Regione del Veneto.

Ma è grave pure il fatto che questi signori possano manifestare la loro intolleranza anche il 25 aprile giorno dedicato al ricordo della liberazione e della sconfitta del nazifascismo.
Insomma è una chiara contraddizione che, in concomitanza ed a poca distanza l’una dall’altra, ci possa essere una manifestazione a favore ed una contro la democrazia.

Anzi, contro la democrazia, non credo si possa mai autorizzare manifestazioni di sorta, ma è evidente che farlo il 25 aprile oltre che inaccettabile risulta perfino provocatorio ed offensivo per la Resistenza.
In questo clima, martedì scorso, alcuni giovani hanno espresso, in maniera pacifica e nonviolenta, la loro contrarietà alla manifestazione degli integralisti cattolici.

Sono stati pesantemente malmenati dalla polizia e denunciati.

Tutto ciò premesso il sottoscritto interpella il sindaco per sapere:

come mai siano state autorizzate, nello stesso orario ed in luoghi adiacenti, due manifestazioni dal significato così contrapposto;

se non ritenga inammissibile che ancor oggi qualcuno possa organizzare manifestazioni con contenuti che ci riportano indietro a più di duecento anni fa;

se, per l’anno prossimo, non ritenga necessario evitare questa concomitanza di manifestazioni contrapposte e tra loro incompatibili;

se non ritenga fondamentale preservare la giornata del 25 aprile solo per manifestazioni che si rifanno alla lotta di liberazione ed alla Resistenza.

Verona 27/04/06

Fiorenzo Fasoli