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(7 Agosto 2011) Enzo Apicella
Dopo il declassamento dei titoli di stato USA, la Cina chiede garanzie e una risoluzione "strutturale" del debito nordamericano

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(Flessibili, precari, esternalizzati)

Varese: basta con il lavoro precario

(28 Aprile 2006)

Sea Malpensa. Doveva essere il rilancio dell’occupazione del Varesotto, è invece diventata la palude del precariato. Più di 500 precari (contratti a termine, interinali ecc.), alcuni dei quali hanno collezionato più di 11 contratti a termine in pochi anni. A questo vanno aggiunti centinaia di lavoratori precari nei servizi dell’aeroporto, dalla ristorazione alle pulizie. Dopo la causa vinta da 17 lavoratori Sea, riassunti a tempo indeterminato, molti si sono rivolti a noi perché sia riconosciuto loro questo sacrosanto diritto.

Scuole. Gli istituti scolastici di tutti i gradi della provincia sono pieni di precari, con l’utilizzo spesso del sistema degli appalti per servizi essenziali per i cittadini. Tutto questo con condizioni economiche sempre più al ribasso, che portano al peggioramento del servizio e delle condizioni lavorative. Lo scorso anno le lavoratrici ausiliarie delle scuole del comune di Varese, hanno dovuto occupare il comune per poter avere un posto di lavoro, dopo anni di servizio e continui passaggi da aziende fantasma a pseudo cooperative.

Enti locali. Facendosi scudo di una finanziaria sempre più restrittiva, esternalizzano sempre di più i servizi peggiorando la qualità e precarizzando i lavoratori. Da mesi iniziative di lotta si stanno promuovendo, sia al comune di Varese (170 dipendenti precari hanno di recente costituito il comitato di lotta), sia al comune di Gallarate, dove l’assemblea dei dipendenti, all’unanimità, ha promosso uno sciopero e si intendono avviare altre iniziative.

Aziende private. Il precariato sta sostituendo le forme tradizionali d’assunzione. Lavoro interinale, contratti a termine ecc., sono ormai diventate regole per assumere personale provvisorio e sottopagato. Molti contratti a termine sono stati impugnati legalmente poiché irregolari.
Agli attuali e futuri precari, si aggiungono lavoratori espulsi dalle fabbriche, posti in mobilità o cassa integrazione per ridimensionamento e chiusura di reparti. Questi lavoratori, anche con numerosi anni di lavoro sulle spalle, sono costretti a vivere per anni con 700 euro al mese. (Mizar, Orlandi, Iselfa ecc.)

LA FRANCIA INSEGNA
In Francia, tutto il sindacato ha appoggiato e organizzato la rivolta contro il precariato. Centinaia di migliaia di studenti e lavoratori hanno lottato contro la proposta di legge che avrebbe consentito ai padroni di licenziare in qualsiasi momento i giovani neoassunti. Il governo ha dovuto ritirare il provvedimento.
In Italia, flessibilità e precarietà sono diventate la norma per lavorare; contratti a termine, interinali a progetto, co.co.co, lavori in appalto specie nei servizi pubblici, lavoro in cooperative come soci, ecc., sono solo forme di lavoro che determinano meno salario e meno diritti.
Di questo passo i giovani possono solo immaginare un futuro senza certezze, con una vita da precari.

È ORA DI DIRE BASTA
Lavoro sicuro con un salario certo.
Futuro per i giovani per una collocazione dignitosa.

Venerdì 28-4-06 alle ore 18.00
Sala videoteca palazzina cultura, via Sacco - Varese.
RIUNIONE DEI PRECARI DELLE VARIE REALTA’ DELLA PROVINCIA DI VARESE CHE HANNO VERTENZE SINDACALI IN CORSO, PER VALUTARE INSIEME LA POSSIBILITA’ DI COSTRUIRE UN COORDINAMENTO PRECARI IN PROVINCIA


UNIAMO I LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI, GIOVANI E MENO GIOVANI.
INVITIAMO LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEL TERRITORIO PER COSTRUIRE INSIEME IL COORDINAMENTO PROVINCIALE CONTRO IL LAVORO PRECARIO.

Aprile 2006

Associazione Lavoratori Cobas Varese
Via Pasubio, 8 Gallarate. tel.fax.0331/772337

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