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(23 Febbraio 2010) Enzo Apicella
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Il tenero “sub-presidente” Bertinotti è ormai il leader mondiale di un nuovo movimento: Beati i portatori di guerra!

(1 Luglio 2006)

Ha detto testualmente: “I militari italiani in Afghanistan hanno una funzione che, secondo la Costituzione, non può che essere una missione di pace”.

Miseria morale e materiale...!

Copre l’accettazione strategica delle dottrine imperialiste e delle guerre di aggressione(dette umanitarie), siano esse targate USA od EUROPA.
Naturalmente è in buona compagnia: tutto il centro-sinistra, con qualche imbarazzato distinguo (individuale) di qualche parlamentare della ex “sinistra radicale“.

Il Governo Prodi ha semplicemente deciso la continuazione della compartecipazione italiana alla guerra di Bush decisa da Berlusconi & soci.

Nel 2005 sono stati spesi 23 miliardi di €uro per armamenti, missioni e spese militari varie (circa 1.000 €uro pro-capite per ogni lavoratore).

Al costo monetario bisogna aggiungere quello (incalcolabile) sofferto dalle popolazioni civili dei paesi occupati (oltre 100.000 morti civili in Irak, 30.000 in Afghanistan) e tuttora in crescita esponenziale, nonché le sofferenze subite dalle famiglie dei militari deceduti o gravemente feriti.

La posta in gioco sono le riserve strategiche di petrolio e gas naturali, il controllo militare dello scenario geo-politico, in prospettiva di un nuovo capitolo della guerra infinita di Bush: l’attacco all’Iran.

Ai nostri solerti pacifisti pentiti evidentemente è sfuggito che l’intervento in Afghanistan e' gestito dalla NATO: qualche anno fa definita da Rifondazione come “alleanza di guerra imperialista”.

VIA DALLE GUERRE “UMANITARIE” RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE DALL’AFGHANISTAN COME DA OGNI SCENARIO DI GUERRA IMPERIALISTA!

Movimento per il Partito Comunista dei Lavoratori
Sez. La Spezia

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Commenti (2)

Se Tu fossi un democratico afghano cosa ti aspetteresti in questo momento?

No alla guerra senza se e senza ma. Ritiro immediato dagli scenari di guerra, ecc. ecc.. Mi pongo e pongo a tutti i pacifisti ideologici ed intransigenti come anche io sono una semplice domanda. Cosa succederebbe in quel paese se oggi le truppe ISAF oltre che quelle enduring freedom venissero ritirate di colpo. Provate a chiederlo a coloro che vivono in quella situazione e che in qualche modo lottano contro il fondamentalismo di cui la società afghana e ancora fortemente impregnata, provate a chiederlo a coloro che ogni giorno sono minacciati di morte dai signori della guerra e dell'oppio che siedono in maggioranza ne 'democratico' parlamento afghano. Io qualche militante afghano lo sentito e sapete cosa dicono? L'invasione non ci piace, gli USA sono in Afghanistan per difendere i loro interessi di super potenza, volgiamo che le truppe isaf che ancora hanno una possibiltà di distinguersi dagli americani assumano un ruolo autonomo e restino ancora li. Provate a chiedergli il perchè ed avrete una risposta semplice e sconvolgente. Vogliamo che rimangano perchè se tutte le truppe straniere andassero via il giorno dopo scoppierebbe di nuovo la guerra civile, sarebbe una carneficina. Tutti coloro che in questi ultimi anni pubblicamente si sono attivati ed in qualche modo impegnati per un avvio di processo democratico sarebbero spazzati via. Ma noi ci mobiliteremmo per sostenere gli eroi morti di una storia afghana che da trenta anni non ha storia... Abbiamo ancora bisogno di eroi peccato che non saranno nostri. La domanda è ritiriamo le truppe ma cosa pensiamo di fare per evitare una nuova carneficina ed il ritorno al potere dei signori della guerra e dei fondamentalisti che per niente sconfitti nelle provincie del sud e del nord continuano assassini, attentati, stupri a donne e bambini?

(8 Luglio 2006)

Michele Giannelli

milegi@excite.it

Una risposta ai dubbi di Michele: se io fossi un democratico afghano impugnerei il fucile contro gli occupanti!

I dubbi che esprimi sono legittimi, anche perché è quello che è già successo dopo l'occupazione russa.
Il problema è che prima o poi gli americani dovranno andare via, come sono dovuti andare via i russi.
E quando andranno via succederà quello che sempre succede alla fine di un'ccupazione e cioè che le forze che hanno chiamato l'esercito invasore a proprio sostegno, ne pagano le conseguenze.
Non solo perché quando l'occupante se ne va scoprono di non poter camminare sulle proprie gambe, ma anche perché nel frattempo l'occupazione ha corrotto, comprato e stuprato uomini, donne e ideali.

Cha fare allora?

Una soluzione c'è: rivolgere le proprie armi contro l'invasore e guidare la lotta di liberazione.

Una nota a margine: riparmiamoci le invettive sui signori della guerra che uccidono e stuprano.... in quanti a macellai i nostri eserciti occidentali non hanno da imparare nulla da nessuno.

(8 Luglio 2006)

aldo

pane-rose@tiscali.it

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