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Fuori i sionisti dalla Palestina

(8 Luglio 2006)

Ancora una volta i sionisti stanno barbaramente uccidendo e terrorizzando i palestinesi. Le cronache di questi giorni ci parlano di una Palestina invasa dai carri armati israeliani che, utilizzando la scusa della lotta al terrorismo, stanno cercando di distruggere le organizzazioni della resistenza palestinese.

Un soldato israeliano è stato rapito, come ritorsione ai bombardamenti “chirurgici” che hanno provocato la morte di donne e bambini. L’Occidente sta utilizzando una doppia morale, da una parte invade e uccide in Afghnistan, non riconoscendo il precedente governo dei Taleban, perché non eletto democraticamente, poi fa la stessa cosa in Palestina con Hamas, formazione eletta democraticamente e titolata a governare la Palestina. Il re dovrebbe essere nudo, ma la montagna di menzogne con cui si veste gli permette di agire indisturbato…

Il silenzio, e l’appoggio indiretto, alle strategie sioniste da parte degli USA e della UE è impressionante. I palestinesi possono contare solo sulle loro forze, e sulle pressioni internazionali della Russia e della Cina. Difendere il diritto alla resistenza armata dei palestinesi vuol dire difendere il diritto di esistere del popolo palestinese. Chi spinge per la capitolazione non si accorge che è quello che vuole lo Stato sionista, che non riconoscerà mai il diritto dei palestinesi ad avere un proprio Stato e al ritorno degli esuli, che rappresenterebbe una spina nel fianco alle strategie sioniste. Non possiamo mettere sullo stesso piano l’invasore e l’invaso, non esiste un’equidistanza nel conflitto sionista-palestinese. L’arroganza di questi ultimi giorni speriamo faccia riflettere anche chi a sinistra, sempre più, dà credito alla propaganda sionista. Due Stati potranno esistere solamente quando i palestinesi avranno diritti e garanzie pari a quelle degli israeliani, e con l’affossamento della dottrina sionista nello Stato d’Israele.

Noi disertori e traditori dell’Occidente imperialista possiamo unicamente protestare contro questa situazione, consci dello strapotere che oggi esercita il sionismo. Difendiamo le ragioni dei palestinesi e il loro diritto a resistere, la richiesta di scambio di prigionieri che le formazioni della resistenza palestinese hanno avanzato ci paiono legittime, anzi vi è una drammatica dimostrazione dello strapotere dello Stato israeliano: un soldato per donne e bambini palestinesi incarcerati illegalmente dentro le carceri sioniste.
Invitiamo il movimento per la pace, le sue associazioni, i partiti e i sindacati a mettere in moto mobilitazioni per rompere il muro di silenzio e omertà sulla Palestina.

W la resistenza palestinese
Contro il terrorismo sionista
Libertà per tutti i prigionieri politici palestinesi

Sezione P.Impastato-PdCI Bologna FGCI-Bologna
www.cento-passi.it

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