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(10 Ottobre 2002)
Una stangata da 22 miliardi di euro (45 miliardi di lire) in cui la leggera riduzione fiscale per pochi e’ pagata in realtà da tutti col taglio che il governo fa ai finanziamenti a regioni e comuni, che a loro volta ci ridurranno servizi sociali come asili nido, mense scolastiche, assistenza agli anziani, diritto alle cure e allo studio, nuovi parchi e linee metro’; e aumenteranno l’ici, la tassa sui rifiuti, i prezzi dei trasporti pubblici, acqua, gas ecc. per ripianare i loro bilanci.
Il taglio di 16 mila posti letto e delle giornate di degenza in ospedale, cure termali a pagamento, cancellazione della promessa di abolire i ticket sulla diagnostica e la specialistica, una stretta sulle prescrizioni e sulle analisi attraverso l'introduzione della carta elettronica, oltre alla già prevista riduzione dei farmaci gratuiti
Il taglio di 250 milioni di euro alla scuola pubblica, l’aumento degli alunni per classe, la riduzione degli insegnanti di sostegno e dei tre insegnanti alle elementari che avranno quindi un maestro unico: tutto ciò significa smantellamento della scuola pubblica e limitazione del diritto allo studio per i nostri figli, che si somma alla riforma classista della scuola che ricalca quella dell’epoca fascista separando l’istruzione riservata ai ricchi dalla formazione riservata ai figli dei lavoratori
I grandi evasori fiscali e i capitalisti saranno invece vergognosamente premiati col condono fiscale; i padroni beneficeranno pure di sconti sull’irpeg e l’irap, mentre gli speculatori potranno impadronirsi dei beni ambientali e culturali del paese e verrà quasi regalata l’impunità per chi ha esportato capitali all'estero!
A cio’ si aggiungono
L’enorme aumento dei prezzi e delle tariffe dopo l’introduzione dell'euro, e la mancanza di un vero blocco di tutti i prezzi e di tutte le tariffe dei servizi pubblici
La diminuzione dei nostri stipendi, che dal 1993 ad oggi hanno perso piu’ del 5% del loro potere d’acquisto
Il "patto per l’italia", vero patto del tradimento e della capitolazione che demolisce anziché estendere l’art.18, permettendo tra l’altro a molte imprese di licenziare anche senza alcun motivo, regalando cosi’ un futuro sempre piu’ incerto ai nostri giovani
La prossima aggressione imperialista all’Irak che, col falso pretesto della detenzione di armi nucleari, mira in realtà ad impadronirsi delle braccia e del petrolio della regione, e costerà soldi e vite umane!
Lavoratrici e lavoratori, ricordiamoci che le prime misure del governo Mussolini riguardarono proprio il blocco dei salari, la destituzione dei sindacati e il loro assorbimento nelle corporazioni fasciste, e la riforma classista della scuola disegnata dal filosofo del fascismo Giovanni Gentile. Poi il duce trascinò l’Italia in guerra. Ma D’Alema e soci oggi continuano a coltivare la stessa tragica illusione che fu di Giolitti negli anni ’20 di addomesticare Mussolini e le sue bande. Bisogna invece alzare il livello della lotta contro questo governo per costringerlo a recedere dalla sua politica neofascista e buttarlo giù!
VENERDI’ 18 OTTOBRE PARTECIPIAMO
ALLO SCIOPERO GENERALE DI 8 ORE
Mi10/10/02
Franco Pinerolo
iscritto al SLC CGIL della RAI di Milano
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