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Riforma delle pensioni

una lettera ai partiti del centrosinistra

(27 Ottobre 2006)

Cari amici, per opportuna conoscenza vi invio copia della mail indirizzata a: Ai democratici di sinistra Alla Margherita A Rifondazione comunista Al PDC Ai verdi All'Italia dei valori. All'UDEUR

Siamo alcuni elettori della coalizione di centro-sinistra e vorremmo rendere noto il nostro parere circa una modifica del sistema pensionistico. Ci pare che nel programma dell'Unione, alla voce previdenza, fossero stati fissati alcuni paletti ben precisi, recitando esso testualmente:

"-eliminare l'inaccettabile "gradino" e la riduzione del numero delle finestre che innalzano bruscamente e in modo del tutto iniquo l'età pensionabile, come prevede per il 2008 la legge approvata dalla maggioranza di centrodestra;
-affrontare il fenomeno dell'evasione contributiva con opportuni strumenti di controllo e accertamento, compreso un aumento di organico degli ispettori del lavoro del Ministero e degli enti, dai quali verrebbe anche un con sistente aiuto per la lotta al sommerso;
-per compensare la tendenza al ribasso dei trattamenti pensionistici, intervenire sull'adeguamento delle pensioni al costo della vita e approntare misure efficaci che accompagnino verso un graduale e volontario innalzamento dell'età media di pensionamento. "


E' ovvio che è su tali punti che dovrà far leva la modifica del sistema pensionistico, del resto la legge Dini del 1995 prevedeva l'innalzamento dell'età pensionabile, ma in modo graduale e secondo un principio di volontarietà. In ogni caso crediamo, in accordo con quanto affermato dalla sottosegretaria Rinaldi la quale ha ricordato che il programma dell'Unione non parla di innalzamento dell'età pensionabile: "Credo, quindi, che il vero problema delle pensioni non è quello della sostenibilità finanziaria bensì il livello bassissimo dei redditi che esse assicurano ai lavoratori".

Ci chiediamo anche come è possibile che quando la società era più povera le pensioni (dopo un massimo di 35 anni di lavoro) raggiungevano l'importo dell'ultima retribuzione, mentre ora arriveranno al 50% circa. E' evidente che in questi anni si è realizzata una colossale truffa che ha trasferito consistenti percentuali di ricchezza dal lavoro dipendente alle imprese. In ogni caso, se si voleva compiacere il fondo monetario, confindustria… e fare le scarpe sempre ai soliti, occorreva dirlo prima. Su questo punto crediamo sarebbe coerente far cadere il governo, se non rispettasse gli impegni presi con i propri elettori. Confidiamo in un po' di saggezza e coerenza.

Un gruppo di lavoratori che ha votato a sinistra e vorrebbe continuare a farlo.

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