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Oscar Romero

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Pinochet è morto: olvidar nunca !

(15 Dicembre 2006)

"Una gran nube nera si eleva dal Palazzo in fiamme. Il Presidente Allende muore al suo posto. I militari uccidono migliaia di persone in tutto il Cile. Il Registro Civile non annota i decessi, in quanto non c'è spazio sufficiente, ma il generale Tomás Opazo Santander afferma che le vittime non superano lo 0,01 per cento della popolazione e ciò non è un alto costo sociale, e il direttore della CIA, William Colby, spiega a Washington che,
grazie alle fucilazioni, il Cile sta evitando una guerra civile. La signora Pinochet dichiara che il pianto delle madri redimerà il paese. Occupa il potere, tutto il potere, una Giunta Militare di quattro membri, formati nella Scuola delle Americhe, a Panama. Alla testa c'è il generale Augusto Pinochet, professore di Geopolitica. Suona musica marziale sullo sfondo delle esplosioni e delle mitraglie: le radio emettono bandi e proclami che promettono ulteriore sangue, mentre il prezzo del rame si moltiplica per tre, immediatamente, sul mercato mondiale..."

(Da "Memorie del Fuoco" di Eduardo Galeano)


Oggi una parte del popolo cileno, sfidando la repressione dello Stato, festeggia la morte del boia e traditore Pinochet. Solo alcune settimane fa un altro protagonista della dittatura cilena, Milton Friedman, esponente di spicco dei "Chicago boys" se ne era andato.

Sappiamo che i costi della dittatura cilena non si possono imputare semplicemente a Pinochet e alla sua cricca di assassini. Il popolo cileno pagò un prezzo altissimo all'imperialismo USA - con l'assassinio di Allende, le migliaia tra morti e desaparecidos, le decine di migliaia di torturati e un numero imprecisato di esuli - affinché questi potessero trasformarlo nel primo laboratorio latino-americano delle teorie economiche ultra-liberiste dei "Chicago boys" di Milton Friedman.

Oggi, ad oltre 33 anni di distanza da quell'11 settembre 1973, continuiamo a rendere omaggio a quella coraggiosa parte del popolo cileno che seppe affrontare il fascismo al prezzo del proprio sacrificio. Quella parte che oggi non può essere in piazza.

11 dicembre 2006
Zona Apuo-Versiliese, Toscana del Nord

Comitato di Solidarietà con i Popoli dell'America Latina (CSPAL)

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