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(10 Ottobre 2011) Enzo Apicella

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Le nostre condizioni di lavoro, i nostri salari hanno toccato il fondo! Il nostro tfr no!

(11 Gennaio 2007)

E' vero quando dicono che avremo pensioni da fame che non supereranno il 50 - 60% dell'ultima retribuzione, presupponendo di lavorare con continuità, cosa peraltro ad oggi un miraggio. E' vero che il TFR rimane l'ultimo nostro appiglio per raggiungere una pensione corrispondente a quel 70 - 75% del nostro ultimo stipendio E' vero quando ci dicono che questa Riforma delle Pensioni a cui tutti hanno messo le mani da Amato, passando per Berlusconi, Dini, Maroni ed ora per Prodi fallirà se non decollano i Fondi Pensioni. E' vero che sono proprio i sindacati CGIL, CISL e Uil sempre più vicini ad una società finanziaria che al portato storico della loro oramai antica tradizione sindacale, a gestire insieme ai padroni l'immensa quantità di denaro dei nostri TFR

Se per i Fondi può rappresentare un decollo, per i lavoratori e le lavoratrici è un vero salto nel vuoto.

Perchè i Fondi Pensione sono un rischio per il nostro TFR che verrà investito sul mercato finanziario e quindi soggetto alle speculazioni a cui abbiamo sempre assistito Perchè il TFR è già parte del nostro salario e non deve in nessun modo essere messo a rischio per poi vedercela restituito, magari una parte e basta, come integrazione alla pensione Perchè abbiamo assistito anche in italia al fallimento di Fondi Pensione, come il Fondo Pensioni COMIT, con la conseguente cessazione immediata di tutte le prestazioni, compreso il pagamento delle rate di pensione. Perchè i dati disponibili ci dicono che dal 1999 al 2003 il rendimento dei fondi pensione è del 16.1% a fronte di una rivalutazione lorda del TFR del 17.7%. Perchè una volta destinato il TFR ai Fondi Pensione non si può cambiare idea e tornare indietro. Non ne possiamo disporre se non in casi estremi, e non potrà essere fonte di sostegno, nei periodi di non lavoro, per tutti coloro che ad oggi non hanno contratti stabili

Entro il 1° di Luglio 2007 tutti i lavoratori e le lavoratrici dovranno comunicare al datore di lavoro che non vogliono destinare il TFR ai Fondi Pensione. Saranno molte le pressioni perchè la torta è grossa e tanti sono i lupi che se la vogliono spartire. Ma che si capisca che su questo terreno ogni arretramento sarà una sconfitta ancora più grossa nella battaglia perchè anche noi, come le precedenti generazioni, i parlamentari, i politici e i loro portaborse, si possa avere a disposizione una pensione dignitosa dopo una vita lavorativa già schifosa per conto suo.

NON FACCIAMO DECOLLARE I FONDI PENSIONE
ATTERRIAMO UNA VOLTA PER TUTTE LA RIFORMA DELLE PENSIONI

Comitato Difesa Lavoratori Cooperative (RdB CUB Privato)
www.ecn.org/cdlc

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