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Gutta cavat lapidem?

Gutta cavat lapidem?

(19 Dicembre 2011) Enzo Apicella

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La finta solidarietà del Governatore della Basilicata Vito De Filippo

Come svendere, sventrare e lobbizzare il territorio lucano.
Un esempio di gestione della cosa pubblica da rigettare integralmente

(12 Febbraio 2007)

Le iniziative "Cittadinanza solidale" (avviata due anni fa) e il famoso "patto con i giovani" (da poco in atto) promosse dalla regione Basilicata si sono rivelate inutili per i cittadini più deboli, le famiglie più povere e i giovani, mentre si sono rivelate un'ottima fonte di guadagno senza sforzo per gli imprenditori lucani e non.

Il progetto "Cittadinanza solidale" intendeva favorire l'inserimento nel mondo del lavoro dei tanti disoccupati Lucani, il cui nucleo familiare avesse un reddito al di sotto della soglia di povertà, e purtroppo in Basilicata sono in molti a versare in queste condizioni.

Ma il bando prevedeva assunzioni a progetto, corsi di formazione malpagati,che hanno favorito ulteriormente la precarizzazione del lavoro senza tutela per il lavoratore né durante e né alla fine del progetto. Inoltre ad accedere al bando e ricavarne quel poco di salario, utile si e no al sostentamento proprio, sono stati veramente pochi, vuoi per la scarsa informazione vuoi per il malaffare diffuso che garantisce diritti a chi non ne ha bisogno (es. raccomandati e/o persone con un reddito superiore a quello dichiarato) e li toglie a chi invece ne ha la reale necessità. La seconda iniziativa "il Patto con i Giovani" doveva valorizzare i "cervelli" lucani e dare sostegno ai tanti giovani che sono costretti ad emigrare per lavoro.

Ma anche qui tutte le attività previste per l'inserimento dei giovani si sono rivelate vere e proprie truffe a danno dei lavoratori e dei giovani,grazie ai soliti stages inutili e ai soliti contratti che scadono quando finiscono i fondi. Il problema dunque non sono le intenzioni ma i metodi democristiano- mafiosi con cui vengono attuate queste iniziative: non sono mancati i favoritismi e le clientele, non sono mancati i finanziamenti ai soliti imprendo-speculatori che quando ci sono soldi pubblici da spendere spuntano come funghi e che spariscono appena i fondi finiscono. Altri soldi (oltre 3 milioni di Euro) regalati alla FIAT per la costruzione di un Campus di ricerche affianco alla SATA di Melfi dove i ricercatori neo-assunti potranno scoprire come far guadagnare più di prima all'impresa Torinese e potranno farsi le ossa facendosi sfruttare.

Le aziende o imprese che hanno aderito ai due progetti hanno tratto beneficio non solo dai fondi stanziati dalla Regione ma anche dagli sgravi fiscali previsti dalle leggi del governo Berlusconi prima, e Prodi dopo, per tutte le aziende che offrono nuovo lavoro.

Perché la giunta regionale guidata dal presidente De Filippo non ha investito sull'Università, punto debole della nostra Regione, magari con la creazione di nuove facoltà e di un centro di ricerche pubblico legato all'Ateneo? Perché non ha fatto qualcosa per impedire alle imprese già presenti sul territorio Lucano di fuggire per andare ad investire in paesi dove la manodopera costa meno? Perché non ha migliorato le infrastrutture in modo da far crescere il turismo e il commercio? Perché sempre a proposito di turismo non investe nella tutela del territorio? Perché non ha inserito il salario minimo garantito?

Perché non ha investito nella sanità pubblica migliorando gli ospedali esistenti inserendo nuovi reparti invece di toglierne per offrire migliori servizi e dare più lavoro? Domande a cui il governatore della Basilicata non darà mai risposta, troppo impegnato a inventare nuove forme di sfruttamento e finte iniziative solidali o a contare quanto gli frutta il contratto con la Total. La Basilicata deve cambiare strada, basta con i politicanti corrotti, con i democristiani riciclati a sinistra, basta con i finti ambientalisti che tutelano solo le poltrone, basta con i soliti imprenditori bisognosi di manodopera a basso costo pronti a scappare appena le cose non vanno bene.

La nostra terra ha bisogno di lavoro, sviluppo, valorizzazione dell'ambiente e della cultura, ha bisogno di infrastrutture adeguate, di scuole e università.

Anronio Vitale, Rete dei Lavoratori Lucani

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