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Addio compagne

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Sulla decisione del P.R.C. di allontanamento di Turigliatto

Posizione di 43 militanti e dirigenti di Rifondazione di Parma

(26 Marzo 2007)

In relazione alla decisione assunta il 1° marzo dal Collegio Nazionale di Garanzia del P.R.C. di allontanamento dal Partito del compagno sen. Turigliatto, i sottoscritti militanti e dirigenti della Federazione di Parma di Rifondazione Comunista esprimono la propria contrarietà nei confronti del provvedimento disciplinare preso, il quale non serve per risolvere quello che è un rilevante problema di natura politica e strategica riguardante la collocazione e la linea del partito stesso.

La vicenda del compagno Turigliatto, il cui voto non è stato determinante nell’esito negativo della votazione al Senato sulla relazione di politica estera del Governo di cui il PRC fa parte, evidenzia, in realtà, tutti i limiti politici della scelta intrapresa dal gruppo dirigente nazionale del PRC di partecipazione diretta al Governo di centro sinistra senza valutazione piena delle condizioni indispensabili per tale partecipazione e delle sue implicazioni. E’ stridente il contrasto fra voto in aula a favore della relazione del Ministro degli Esteri e contenuti e finalità della manifestazione popolare di Vicenza di appena quattro giorni prima, manifestazione alla quale il PRC tutto ha preso parte con convinzione in prima persona.

Nell’esprimere da parte nostra solidarietà e gratitudine a Franco Turigliatto per la coerenza mostrata, pensiamo che il partito debba lasciare alla propaganda altrui l’invenzione di capri espiatori, debba evitare di confondersi col coro dei “crucifige”, combattere anzi la nuova caccia alla streghe, aprire al suo interno e coi suoi simpatizzanti ed elettori un dibattito vero e ampio, franco e leale, senza reticenze e trasformismi, rispetto a quanto è accaduto e rispetto a quanto si prospetta.

Parma, marzo 2007

documento approvato alla Conferenza d'organizzazione provinciale del PRC

Giancarlo Ablondi membro Direttivo Circolo “Geymonat”
Filippo Agazzi responsabile Coordinamento Provinciale Giovani Comunisti
Walter Aiello capogruppo in Consiglio Provinciale
Luigi Allegri membro Comitato Politico Federale
Laura Bergamini sindacalista RdB-CUB
Ugo Bertinelli membro Comitato Politico Federale, sindacalista dir. prov. FIOM CGIL
Massimiliano Bocchi membro Comitato Politico Federale
Mario Brandini membro della Commissione Cultura della Federazione
Giovanni Caggiati coordinatore Comitato antifascista di Parma
Silvio Chiastra membro Comitato Politico Federale
Daniele Chiavelli (Giovani Comunisti)
Lodovico Cutaia coordinatore prov. Federazione, capogruppo in Consiglio Comunale di Parma
Guglielmo Dall’Asta membro Comitato Politico Federale, resp. Commissione Cultura Federazione
Andrea Davolo membro Comitato Politico Federale
Nando De Marco membro Comitato Politico Federale
GianMaria De’ Munari
Silvana Distante membro Comitato Politico Federale, consigliere circoscrizione Parma Centro
Carmela Esposito
Vincenzo Faranna
Stefania Ferri (Giovani Comunisti)
Luca Fornia (Giovani Comunisti)
Giordano Gaetani
Alberto Giannini membro Coordinamento Provinciale Federazione
Angelo Giavarini membro Comitato Politico Federale, resp. Ass. Italia-Cuba di Parma
Artemio Giovannelli membro Direttivo Circolo Salsomaggiore
Davide Ledda membro Comitato Politico Federale
Giacomo Pasqua membro Comitato di Garanzia Federazione
Gianni Pistonesi sindacalista Comitato Centrale FIOM CGIL
Raimondo Rabaglia membro Direttivo Circolo Fornovo
Deborah Pezzani (Giovani Comunisti)
PietroPaolo Piro membro Comitato Politico Federale, ex segretario Federazione
Pietro Previtera membro Comitato Politico Federale
Stefano Quaglia membro Comitato Politico Federale
Elena Quagliotti (Giovani Comunisti)
Chiara Reali (Giovani Comunisti)
PierEttore Ruzzi membro Direzione Federazione
Giuliano Tarasconi membro Comitato Politico Federale
Renzo Terzoni segretario Circolo Medesano
Chiara Tondani (Giovani Comunisti)
Federico Toscani (Giovani Comunisti)
Marco Trapassi membro Comitato Politico Federale e Comitato Politico Nazionale
Stefania Vicini
Piero Zandonemeghi

Commenti (3)

A nome di chi parlano?

Alcuni dei firmatari non sono iscritti al PRC, in qualche caso da diversi anni. Mi sembra quantomeno poco corretto che si spaccino per iscritti o addiritura dirigenti di questo partito.

(26 Marzo 2007)

Franco

webmaster@pablorosso.it

Esprimere solidarietà serve ma non basta

Se come si evidenzia dalla nota, l'allontanamento del senatore Turiagliatto rappresenta un «rilevante problema di natura politica e strategica riguardante la collocazione e la linea del partito...» penso che eprimere solidarietà ed invocare un dibattito, che a quanto sembra debba essere tutto interno, serve certamente, ma non basta.

Le osservazioni sono duplici. Il senatore Turigliatto con il suo non voto favorevole al rifinanziamento della "mission militare" dell'Italia ha colto i "desiderata" di ampi strati di cittadini compresi quelli che con Rifondazione non hanno nulla a che spartire o condividere, e io sono tra questi (Lontano da Rifondazione mille miglia.). Dall'altro ha avviato un nuovo processo che seppur in sordina sta facendo affermare che se sui temi di politica estera Turigliatto ha votato contro il governo Prodi, lo stesso senatore potrebbe votare contro il governo medesimo su altre tematiche?

L'interrogativo è d'obbligo. E sia chiaro la mia è una voluta provocazione (in senso politico s'intende) in quanto ho opinone che ci siano comunque due pesi e due misure. Mi sbaglio?

Mi spiego. Che senso ha accettare una posizione politica del senatore Turigliatto e limitarsi ad esprimere "solidarietà" che trova il tempo che trova e non invece fare propria la posizione politica e avviare processi di raccolta di consenso sulla stessa argomentandone non solo la bontà in sè ma anche quelli che sono gli elementi di contraddizione dell'attuale governo Prodi. Un esempio è che mentre si parla di rifinanziamento di spese militari in Italia ci sono cittadini che hanno preblemi seri di spesa alimentare. Ovviamente l'esempio non è politico ma è di sostanza sociale che non interessa nessuno.

In conclusione i firmatari dovrebbero spiegare perché che ha problemi di spesa alimentare dovrebbe essere in linea con il senatore Turigliatto?

(26 Marzo 2007)

Felice Di Maro

fedimaro@tin.it

siete ridicoli.

I vostri dirigenti sono una banda di corrotti buffoni, non si sono venduti solo loro sull'altare degli interessi della borghesia imperialista ma per aumentare il proprio credito con i parassiti delle classi dominanti hanno tentato di liquidare il grande patrimonio Teorico del marxismo.
il tutto per andare a governare insieme ai democristiani, atlantisti, clericali e mafiosi. siete ridicoli, li a chiedere elemosine a che vi prende per il culo. dopo il voto al senato non avete più nessun alibi.

(28 Marzo 2007)

vito

iskra2002@libero.it

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