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La “Bertinotteide”

Un commento dopo le contestazioni al presidente della Camera

(30 Marzo 2007)

Le dichiarazioni del Presidente della Camera Fausto Bertinotti contro gli studenti che a Roma il 26 marzo lo hanno contestato mi spingono a prendere la parola, esponendo di seguito alcune mie brevi considerazioni in merito.

Mi è difficile capire come possa il “non violento” Bertinotti mettere all’indice i dimostranti come “….schegge impazzite che sono l’antipolitica e rigettano la nonviolenza…” quando lui stesso oggi accetta e legittima la presenza dei militari italiani in zone di guerra, in barba all’art. 11 della Costituzione. Per inciso: i nostri militari in Afghanistan partecipano spesso ad azioni di guerra dirette, o supportano le offensive militari della NATO.
Sempre da “nonviolento” Bertinotti ha condiviso una legge Finanziaria che ha aumentato del 13% le spese militari, tacendo poi sugli investimenti governativi a favore della costruzione e dell’acquisto di aerei da guerra USA ed europei, per i quali i contribuenti italiani verseranno miliardi di euro.

Non capisco poi come, da buon “politico” il mio ex Segretario ignori come l’antipolitica sia oggi pratica quotidiana dei partiti e dei loro rappresentanti parlamentari, i quali si comportano da casta privilegiata, gestendo il potere senza tenere minimamente in considerazione bisogni e volontà di grandi maggioranze di cittadini, che attraverso indagini e sondaggi si sono ripetutamente espressi contro queste false “missioni di pace”.
I pochissimi parlamentari che mantengono una coerenza con i sentimenti popolari ( e con l’originaria linea del Partito) sono osteggiati o addirittura espulsi, come nel caso del Senatore Turigliatto. Se questa non è “antipolitica” ci spieghi allora Bertinotti la sua idea di antipolitica.

Credo che l’attuale Presidente della Camera dovrebbe invece riconoscere, da buon “nonviolento”, il carattere chiaramente colonialista ed imperialista delle attuali e (purtroppo) future guerre, il militarismo che promana dalle scelte del governo Prodi, ridando così senso e coerenza a concetti e parole che invece oggi usa come clave contro studenti i quali democraticamente lo contestano chiedendogli ragione di questa incredibile sfasatura.

Se queste non sono le intenzioni dell’ex segretario del Partito della Rifondazione Comunista, risparmi almeno le sue presunte lezioni di “politica” e “nonviolenza” a coloro i quali mantengono coerentemente alto il vessillo del “NO alla guerra senza se e senza ma”.

Andrea Venturi
Consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista
al Comune di San Giuliano Terme
Membro del Comitato Federale del PRC di Pisa

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