Capitale e lavoro :: Di lavoro si muore

Vittoria dei macchinisti contro l'Uomo Morto.

Per Domenico Romeo "il fatto non sussiste". Ora Trenitalia elimini Uomo Morto da tutti i treni

(21 Settembre 2007)

Si è svolto oggi al Tribunale di Bologna l'udienza preliminare nei confronti del macchinista Domenico Romeo per un procedimento per interruzione di pubblico servizio.

Oggi è stato appurato dal Tribunale che il fatto non sussiste". Lo annunciano con soddisfazione in una nota i rappresentanti dell'Assemblea Nazionale dei Macchinisti.

Avevamo ragione, allora ed oggi. Domenico Romeo, l'8 febbraio 2006 alla stazione di Bologna, si era rifiutato "come molti altri macchinisti" di utilizzare un treno munito del famigerato pedale dell'Uomo Morto.

Il rifiuto di Romeo rientrava nella protesta indetta da sindacati, Rsu e Rls contro tale dispositivo e per esprimere solidarietà verso altri compagni di lavoro colpiti da gravi provvedimenti.

Anche oggi registriamo un'altra grande vittoria delle nostre ragioni, il nostro rifiuto risulta legittimato dalle battaglie sindacali, dai pronunciamenti delle Asl e dalla stessa magistratura.

Intanto a seguito delle nostre proteste Trenitalia ha dovuto eliminare il dispositivo dell'Uomo Morto, che tuttavia è ancora inspiegabilmente utilizzato su alcuni Es e sui Minuetto.

Chiediamo a Trenitalia di eliminare detto dispositivo, ed in caso contrario siamo pronti a ricominciare le proteste.

Intanto confortati dal pronunciamento odierno sul caso Romeo rimaniamo al fianco di altri compagni macchinisti che hanno procedimenti aperti, a Udine e Frosinone, per identiche ragioni.

Bologna, 19 settembre 2007

I delegati dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri

FERROVIE: ARCHIVIATO PROCESSO PER RIFIUTO UOMO MORTO

Bologna, 19 settembre 2007 - L’Assemblea Nazionale dei Macchinisti esprime soddisfazione per l’archiviazione delle indagini a carico del collega Domenico Romeo, il quale, l’8 febbraio 2006, si era rifiutato di condurre l’Eurostar 9311 perché attrezzato con l’Uomo Morto. Tale apparecchiatura era già stata bandita dalle ASL con specifiche prescrizioni. Per questa azione Romeo era stato denunciato per interruzione di pubblico servizio. In attesa di leggere le motivazioni del dispositivo si valuta positivamente il fatto che il G.I.P. di Bologna abbia archiviato la posizione del collega Romeo perché il fatto non sussiste. La vicenda rimane comunque aperta poiché i RLS dei macchinisti hanno presentato un esposto sul comportamento dei dirigenti aziendali che, in presenza di prescrizioni ASL, hanno continuato il processo di installazione dell’Uomo Morto sui locomotori, generando la condizione per innescare i disservizi conseguenti ai legittimi rifiuti dei macchinisti.