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25 aprile

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(25 Aprile 2012) Enzo Apicella

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Difendi il tuo simile. Distruggi il resto…

(11 Maggio 2008)

E’ questo uno degli slogan preferiti dagli ULTRAS NEO FASCISTI dell’HELLAS VERONA. Poche parole, ma danno il senso della gravissima situazione in cui è precipitato il nostro paese ed in particolar modo la nostra regione : il Veneto.

Gli esponenti politici come il Sindaco Leghista-Fascista di Verona Tosi (condannato negli anni scorsi per razzismo) che dicono che l’episodio delle morte di Nicola Tommasoli non è da considerarsi un omicidio politico mentono sapendo di mentire.

Poche ore dopo la morte di Nicola (un giovane italiano normalissimo colpevole solamente di avere deciso di passare la serata con alcuni amici in una piazza di una delle “città più sicure d’Italia”), il neo-eletto Presidente della Camera Gianfranco Fini (già segretario di Alleanza Nazionale e del Movimento Sociale Italiano) ha dichiarato : “è più grave l’episodio di Torino ove è stata bruciata una bandiera di Israele che la morte del giovane di Verona”.

L’elenco delle persone che hanno contribuito allo sviluppo in questo paese di una nuova ondata di xenofobia e razzismo e che potremmo citare sarebbe davvero lungo.

Ci limitiamo a ricordare il Sindaco Gentilini che nelle piazze del Veneto ha più volte dichiarato che “gli immigrati andrebbero infilzati come i capretti per non spargere troppo sangue” ed il neo eletto sindaco Gianni Alemanno (anch’esso di Alleanza Nazionale, ex Movimento Sociale Italiano) accolto dopo la sua elezione da una folla festante di teste rasate e da saluti fascisti.

La destra ha recentemente stravinto le ultime elezioni convincendo gli Italiani che il loro senso di insicurezza è causato dalla presenza dei Rom, dei Sinti, degli immigrati e più in generale dalla presenza nel nostro territorio di persone che in realtà costituiscono l’anello più debole della catena di una società che sta smarrendo velocemente i propri valori.

Dall’altra parte, i partiti politici cosiddetti di centro-sinistra, in particolar modo quelli che oggi compongono il PD, hanno preferito inseguire le destre sul loro terreno , privilegiato la frequentazione dei salotti televisivi ed abbandonato completamente i lavoratori e la gente comune.

Il diritto al lavoro, i principi di uguaglianza e di libertà, l’antifascismo, e cioè i valori cardine della Costituzione Italiana sono stati spazzati via in pochi anni anche grazie ad una classe politica impropriamente chiamata di “centro-sinistra” che ha sdoganato il fascismo e che ha abbandonato i propri riferimenti ideali per abbracciare in pieno i principi del sistema capitalista.

La precarizzazione del mondo del lavoro, la mancanza di una prospettiva per il futuro, il depotenziamento del ruolo che dovrebbe avere la scuola pubblica ( cioè quello di formare culturalmente gli studenti attraverso l’insegnamento delle materie umanistiche ) hanno finito con il generare nei cittadini quel senso di insicurezza che oggi innegabilmente esiste e che abilmente la destra ha utilizzato distogliendo l’attenzione delle persone dai veri problemi.

In questo contesto sociale, soprattutto negli ultimi anni, i gruppi neo-fascisti hanno attraversato una fase di preoccupante espansione. A Verona non si contano più le aggressioni perpetrate da gruppi di estrema destra. L’episodio di violenza accaduto a Nicola è l’ultimo di una lunga serie.

In questi anni le Istituzioni e la Magistratura hanno fatto poco o nulla per impedire il pericoloso sviluppo di forze politiche quali Forza Nuova, il Veneto Fronte Skin-eads ecc.. che hanno nel loro dna la propaganda neo-fascista e l’esaltazione dell’odio.

Poco importa se i giovani che hanno ammazzato Nicola fossero iscritti a forze politiche di estrema destra o dei semplici simpatizzanti. Non si è fatto nulla per impedire che ideologie già giudicate dalla storia fossero nuovamente riesumate e sdoganate. Il processo revisionista inaugurato da Violante negli anni 90 - “i ragazzi di Salò“ – ha subito negli ultimi anni un’ accelerazione senza precedenti.

Storici e giornalisti hanno fatto a gara a chi revisionava di più e meglio ( Giampaolo Pansa con il “sangue dei vinti” è a nostro avviso il momentaneo vincitore )

RIFONDAZIONE COMUNISTA DI SCHIO in questi anni si è battuta contro il riemergere del neofascismo attraverso iniziative culturali di vario genere ed attraverso una convinta presenza in piazza a Schio la prima domenica di luglio. Schio è infatti diventata una tappa fissa per le numerose organizzazioni di estrema destra. Di fronte a questo insulto alla nostra città medaglia d’argento alla Resistenza, come comunisti abbiamo sentito il dovere di scendere in piazza. L’amministrazione comunale di Schio ed il centro-sinistra scledense hanno invece deciso la via del vuoto pneumatico e cioè la via del “chiudiamoci dentro casa - tanto è gente che non c’entra con la nostra città ”.

Ribadiamo la nostra convinzione che questa scelta sia stata e sia tuttora totalmente errata e dannosa. Il proliferare di gruppi neofascisti, purtroppo anche tra i giovani delle scuole della nostra città, non può e non deve essere affrontato con il silenzio.

Come RIFONDAZIONE COMUNISTA di Schio anche quest’anno torneremo in piazza per difendere i valori della nostra Costituzione fondata sull’antifascismo. Presidieremo la nostra città per difenderla da una presenza ignobile e per ricordare le migliaia di giovani che hanno dato la vita per la libertà del nostro paese.

A questa conta purtroppo oggi dobbiamo aggiungere ancora delle vittime : Nicola Tommasoli, la sua famiglia ed i suoi amici ai quali ci stringiamo con grande affetto.

ORA E SEMPRE RESISTENZA !!

Il partito della Rifondazione Comunista di Schio organizza un pulmann per la manifestazione antifascista che si svolgerà sabato 17 maggio 2008 a Verona. Per informazioni e/o adesioni visitate il nostro sito http://www.rifondazioneschio.com oppure inviate una mail a : prcschio@libero.it

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO “P.TRESSO” SCHIO

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