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(29 Aprile 2010) Enzo Apicella

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25 Aprile. Impediamo al governo di destra e ai revisionisti di riscrivere la storia

(25 Aprile 2009)

Organizziamoci contro la recrudescenza squadrista e la fascistizzazione dello Stato;
Difendiamo la lotta armata partigiana contro le falsificazioni della storia;
Fuori le basi Usa e Nato dall’Italia e dall’Europa;
A fianco di tutti i popoli in lotta contro l’imperialismo

Il 25 Aprile è un ulteriore momento per riflettere su ciò che sta accadendo a livello culturale e sociale con questo governo formato da capitalisti, professionisti, nani e ballerine e fascisti di provenienza MSI - quel partito che avrebbe dovuto essere messo al bando come ricostituito partito fascista – invece ha potuto stare in Parlamento generando tutti coloro che ora, da ministri e nelle massime istituzioni impongono la loro aberrante cultura di prevaricazione che mette in discussione le stesse libertà democratico-borghesi.

La legittimazione dei fascisti nel Partito delle libertà è lo sdoganamento di An da parte di Berlusconi. Non caschiamo nel tranello dei cambiamenti, è solo il gioco delle parti. La Russa e Ronchi sono stati perfino fotografati convivialmente con esponenti dell’estremismo neofascista e neonazista, oltre che con un presunto appartenente al mondo dello spaccio di droga collegato alla n’drangheta.

Si moltiplicano i gruppi di squadristi - storicamente manodopera del potere autoritario - dai più svariati nomi: Forza nuova, Casa Pound, Viking, Azione giovani, Azione sociale, Cuore nero ecc. che difendono la Repubblica di Salò e che, imbevuti di razzismo aggrediscono, picchiano militanti e stranieri, provocano nelle manifestazioni degli studenti, distruggono circoli di sinistra e centri sociali, imbrattano monumenti alla Resistenza, intervengono con violenza nelle università e nelle scuole.

Le pressioni della Lega – dopo l’invio dei militari nelle grandi città (che sta raddoppiando) – portano al “pacchetto sicurezza” e alla legalizzazione delle ronde (pagandole) dal sapore del passato squadrista dove si sfogano razzisti e xenofobi. A Massa addirittura sono in mano ai fascisti di Storace e girano in tuta con la scritta SSS, un chiaro riferimento al Ventennio fascista. I sindaci fascisti vogliono vietare persino le consumazioni notturne nei bar, evidentemente per evitare gli assembramenti come ai tempi di Mussolini.

Con l’avanzare dei governi di destra a livello europeo e internazionale questi gruppi nazisti si sviluppano ovunque in Russia come a Berlino e nessun Paese – nonostante tutte le parole sull’olocausto li mette fuori legge. Il raduno internazionale a Milano del 2 aprile di Forza Nuova proveniente da tutta Europa è stato definito dalla sindaca Moratti “eventi di idee”. Un’offesa alla città Medaglia d’oro alla Resistenza e a tutti i partigiani morti nella lotta per liberare l’Italia dall’oppressione nazifascista. La stessa offesa che a Firenze ha visto l’assoluzione del picchiatore Totaro (oggi senatore) per aver definito il partigiano gappista Bruno Fanciullacci assassino.

Nel frattempo sono stati liberati la fascista Francesca Mambro anche se la sua pena si estinguerà nel 2013, accusata della strage di Bologna (aveva già avuto un figlio in regime di semilibertà da un altro fascista accusato per Bologna, Fioravanti), ed è in regime di semilibertà (e in silenzio stampa) anche Pierluigi Ciavardini, l’appartenente ai NAR condannato a 30 anni per aver partecipato materialmente alla strage di Bologna e che, nel 2007, era stato condannato ad altri 7 anni e 4 mesi per rapina.

A sinistra avanza l’opportunismo e il conciliatorismo.

Il Pd, dopo la modifica del tit. V della Costituzione e dopo – per bocca di Violante – aver equiparato i repubblichini che appoggiavano la causa nazista ai Partigiani liberatori, oggi favorisce la concessione di maggiori poteri al presidente del Consiglio, come ha richiesto Berlusconi alla fondazione del partito delle libertà, espressione della Loggia P2 (benedetto dal Papa e appoggiato dalla mafia). A Bassanini l’onore dell’accordo della modifica della Costituzione in una commissione “bipartisan”.

L’aggravamento della crisi economica che i capitalisti non vogliono pagare e che si ripercuote su lavoratori e pensionati, aumenterà il clima reazionario anche per contenere potenziali proteste di massa.

Alla militarizzazione del territorio si aggiunge la limitazione del diritto allo sciopero, la repressione sui luoghi di lavoro, l’aumento dei contingenti nelle guerre in diverse paesi del mondo, l’aumento delle spese militari (nonostante l’art. 11 della Costituzione), il servilismo nei confronti della Nato con la concessione di Basi militari su tutto il territorio in funzione aggressiva e di occupazione nei confronti di altri Paesi come Afghanistan, Iraq, ex Jugoslavia, Libano ecc., la sudditanza verso il Vaticano.

Continua la complicità e la subalternità dell’Italia verso i crimini di guerra israeliani contro il popolo palestinese. Il ministro degli Esteri Frattini si è subito attivato per consolidare le relazioni “speciali” e la grande amicizia con i sionisti invitando a Roma il suo omologo israeliano, il razzista Lieberman.

In Italia, come in tutta Europa si afferma il modello autoritario che dà libertà d’azione alle forze dell’ordine di manganellare operai e studenti che si rifiutano di pagare la crisi dei padroni
Insomma destra, revisionisti e opportunisti vogliono riscrivere la storia. All’egemonia politica segue l’egemonia culturale. La destra ora si sente talmente forte che vuole prendersi tutto e la deriva reazionaria va avanti anche perché non è contrastata dall’antifascismo militante che sradichi le radici politica ed economica del fascismo.

C’è bisogno di comunisti e del partito comunista, non per i lavoratori o con i lavoratori, ma della classe operaia.

Il partito che non delega, ma nel quale ognuno è protagonista e attivista.

Oltre alle manifestazioni di piazza, nelle fabbriche, nei quartieri è indispensabile organizzarsi non solo per sconfiggere il governo Berlusconi o qualsiasi altro governo antipopolare, ma per abbattere il sistema capitalista che produce guerre, fascismo e miseria e costruire una società nuova, socialista - quella per cui hanno lottato e sono morti molti partigiani -, dove al centro ci sia la classe lavoratrice e i suoi bisogni.

Comitato Comunista Toscano
cocomtos@hotmail.it

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