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(23 Settembre 2010) Enzo Apicella
La camera dei deputati con 308 voti favorevoli ha negato l'autorizzazione ad impiegare le intercettazioni nel processo contro Nicola Cosentino.

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Amianto e ingiustizia

Con il meccanismo dell’improcedibilità (prescrizione breve) lo Stato cancella di fatto i reati da lavoro.
Migliaia di lavoratori e cittadini ammalati e morti non avranno mai più giustizia

(17 Novembre 2009)

I Comitati e le Associazioni che da anni si battono per mettere al bando l’amianto e per ottenere giustizia per i morti, i malati e tutte le vittime dell’amianto denunciano l’ennesimo tentativo di concedere l’impunità a datori di lavoro e dirigenti colpevoli di reati da lavoro che hanno anteposto il profitto alla vita umana. La nuova norma riguarda i processi in corso e i reati per cui sono previste pene sotto i 10 anni, come quelli per omicidio colposo di cui si sono resi responsabili i padroni e i dirigenti che non hanno rispettato le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e nel territorio, a cui viene concessa l’impunità.

Da sempre abbiamo denunciato la lentezza dei processi e l’ingiustizia compiuta nelle aule dei Tribunali Italiani rivolgendoci anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo e alla Comunità Europea a Bruxelles per ottenere giustizia. Tuttavia il tentativo in atto di introdurre un meccanismo di impunità, improcedibilità dopo due anni, per ogni grado di giudizio, nel quale sono imputati i responsabili di gravi reati non è accettabile e lede irreversibilmente i diritti delle vittime, molti dei quali deceduti, malati e le loro famiglie.

Questo renderebbe improcedibile un gran numero di processi e potrebbe influire molto negativamente anche per quelli Eternit, quello Fibronit, e per quello Thyssenkrupp e molti altri meno noti, ma con decine se non centinaia di morti che non avranno neanche la speranza di avere prima o poi un pò di giustizia
Con questa controriforma della giustizia si concede l’impunità ai potenti, al potere economico e politico e l’ingiustizia nei confronti dei lavoratori vittime dello sfruttamento potrebbe diventare legge dello Stato. Contro questo tentativo di legalizzare le stragi di lavoratori e cittadini in nome del profitto è necessaria una grande mobilitazione di tutte le forze sociali.

MOBILITIAMOCI CONTRO CHI SFRUTTA E UCCIDE IN NOME DEL PROFITTO
NON PERMETTIAMO CHE UN COLPO DI SPUGNA CANCELLI
LE STRAGI DI LAVORATORI E DIA L’IMPUNITÀ AI COLPEVOLI

Chiunque volesse domandare chiarimenti tecnico-giuridici ovvero volesse ricorrere in urgenza a Strasburgo contro l’approvazione di questo provvedimento può rivolgersi direttamente all’Avv. Ezio Bonanni (06/68309534 - 0773/663593 - avvbonanni@libero.it).

Roma, Milano, Sesto San Giovanni, Trieste, Latina, 16.11.2009


Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio ( cip.mi@tiscalinet.it - 335/7850799)
Associazione Esposti Amianto Regione Friuli Venezia Giulia ( segreteria@aea-fvg.org - 040/370380)
Osservatorio Nazionale sull’Amianto (osservatorio.amianto@tiscali.it - 329/0106624)
Contramianto, Associazione Esposti Amianto & altri Rischi-ONLUS (contramianto@libero.it - 328-8228177)
Associazione Vittime Amianto Nazionale Italiana (avappresidente@hotmail.it - 335/8056074)

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