">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Ecce Italia

Ecce Italia

(15 Novembre 2010) Enzo Apicella
Continua la protesta degli immigrati bresciani sulla gru contro la sanatoria truffa

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Flessibili, precari, esternalizzati)

Pisa. Negozi aperti il 1 Maggio? Boicottiamoli!!!

(26 Aprile 2010)

Avevamo ragione a criticare la firma del patto del lavoro nel commercio sostenendo che avrebbe dato il via a aperture incontrollate degli esercizi commerciali costringendo le lavoratrici e i lavoratori a turni supplementari e a lavorare di norma nei giorni festivi. Sempre più numerose le deroghe e le ordinanze comunali, che rendono possibile le aperture domenicali.

Le catene commerciali, attraverso il lavoro nei festivi, impongono di fatto una organizzazione del lavoro che vede il lavoratore subalterno e zitto, nessuna possibilità di sottrarsi al prolungamento dell'orario giornaliero, agli orari spezzati, alle prestazioni richieste per il 25 aprile o il primo maggio (festa del lavoro che per ossimoro diventa giornata lavorativa). Il ricatto del contratto a tempo determinato, se non il ricorso improprio alla collaborazione, cancellano diritti e rendono ricattabile il lavoratore. I soldi non ci sono, se crollano gli acquisti dipende dall' impoverimento crescente delle famiglie, dall'aumento del costo della vita e dei beni comuni privatizzati, dal potere di acquisto falcidiato da contratti al ribasso. In queste condizioni di precarietà e di crisi, pensare che l'apertura dei negozi al primo maggio rappresenti una soluzione è non solo sbagliato ma folle. La logica che le associazioni di categoria (di ogni corrente politica, non fa differenza) vogliono far passare è inaccettabile:la crisi viene pagata doppiamente dal lavoratore del commercio, costretto a lavorare con contratti precari, costretto ad operare nei giorni festivi e in orari disagiati, a subire sulla propria pelle una euforia consumistica repressa dal crollo del potere di acquisto delle buste paga e delle pensioni. Con la scusa della crisi si attaccano le condizioni di vita e di lavoro nel settore del commercio.

Per questa ragione un invito a tutti i cittadini: boicottiamo i negozi aperti il primo maggio, salvaguardiamo i nostri diritti perchè quello che succede ogni ai lavoratori del commercio, domani accadrà a noi tutti!!

CONFEDERAZIONE COBAS PISA

10845