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Fiat voluntas Usa

Fiat voluntas Usa

(24 Settembre 2012) Enzo Apicella
Nel suo discorso all'Unione Industriale di Torino Marchionne addossa le colpe della crisi Fiat all'Italia che non si libera dalle zavorre.

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Pomigliano: altri guai in vista per i lavoratori !

(12 Luglio 2010)

Il 9/7 , non è bastato ai lacchè Cisl-Uil-Ugl-Fismic omaggiare il padrone Fiat a Torino – accordandogli tutto , ovvero l’assenza di vertenze, rivendicazioni, diritti,scioperi - questi venduti si sono assunti la funzione di “ Kapò” , in nome della “ governabilità “ della caserma di Pomigliano !

Spetterà a loro il lavoro sporco della decimazione dei lavoratori, il collocamento dei selezionati per il passaggio alla nuova società , non più Fiat, che costruirà la Panda alle condizioni capestro impartite da Marchionne.

Spetterà a loro fare la spia e denunciare fino ai licenziamenti , quei comportamenti liberatori che insorgeranno anche tra quelli del SI individuati per la “ new co.”.

Di questo si è parlato e concordato il 9/7 a Torino con l’americano Marchionne, che preferisce gli scontati osanna degli sconfitti “ operaiproprietari” della Crysler ( il 63% delle azioni Crysler “appartengono” agli operai, tramite i fondi pensione) piuttosto che prendere atto della dignità e della coscienza espressa dagli operai di Pomigliano con il rifiuto del suo piano disastroso e liberticida.

Al dunque, Marchionne e i lacchè liquidatori testamentari dei diritti indisponibili , cosa hanno macchinato contro gli operai di Pomigliano ??!

Agli operai del “ NO” verrà data la possibilità di abiurare il loro dissenso, di rinnegare dignità e diritti , in cambio dell’assunzione nella “ new co.” ??!

Oppure, verranno sparpagliati e confinati in decine di società terziarizzate, per poi essere mollati strada facendo ??!

Non vogliamo nemmeno immaginare questo drammatico scenario , ma è bene sapere che quegli infami, il 9/7 al Lingotto “ hanno raschiato il fondo”, pur sapendo che queste assolute illegalità non troverebbero alcuna accoglienza nei giudizi della Magistratura del Lavoro.

Quello che ci interessa in questo difficile momento – quando gli occhi di tutti i lavoratori guardano agli operai di Pomigliano ( alla Fiat di Melfi, Mirafiori,Cassino, si sciopera per il mancato pagamento del premio di produzione) e dall’altra parte, padroni-governo-complici sindacati , festeggiano “ l’evento storico della resa incondizionata dei lavoratori “ – è sostenere l’unità degli operai, il rifiuto di farsi dividere drasticamente dalla prepotenza del padrone, di non essere gli uni i “Caini “ degli altri !!

In pieno solleone, quando piombano i peggiori misfatti – entro 15 gg. Marchionne deciderà sulla “new co.” : non bisogna farsi trovare impreparati !!

Nel frattempo un Marchionne contrariato e furbastro ha scritto ai lavoratori della Fiat Group ( il Presidente Fiat J.Elkann gli ha fatto il verso ribadendo gli stessi concetti) – in cui sostiene che “l’attuazione dell’intesa su Pomigliano ha valenza generale per tutto il gruppo Fiat, condizione necessaria per la continuità del Progetto Fabbrica Italia , che prevede il raddoppio di auto entro il 2014 …. che pertanto richiede governabilità per accettare la sfida con il resto del mondo”.

In parole povere Fiat/Marchionne – al pari della macelleria sociale prevista dalla manovra governativa – dispongono le “ lacrime e sangue “ per tutti i lavoratori, l’equiparazione in Italia delle condizioni di lavoro e diritti presenti in Polonia, Cina, Brasile !

E’ DAVVERO CHIEDERE TROPPO ! RIBELLARSI E’ GIUSTO E NECESSARIO !!

Roma 10/7/2010

COBAS Lavoro Privato – Confederazione Cobas

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