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Come diceva Archimede...

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(30 Dicembre 2009) Enzo Apicella
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(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

CONTRO LE STRAGI DELLA GUERRA IMPERIALISTA E LA STRAGE SUI POSTI DI LAVORO

(2 Maggio 2024)

Volantino distribuito il 1° maggio

alterclasse

Quanto sta avvenendo nel mondo, ed in particolare qui in Europa, tra Ucraina e Russia, e in Medio Oriente, a partire da Gaza, è il sintomo di un rinnovato scontro internazionale fra imperialismi.

Il genocidio di palestinesi, che sta portando avanti il Governo di Israele a Gaza, è uno degli aspetti più atroci che tale scontro produce, e dimostra come le guerre fra gli Stati borghesi vedono sempre un solo sconfitto: il proletariato internazionale, che viene sfruttato in tempo di “pace” e diviene anche carne da cannone in tempo di guerra.

Israele e Iran, potenze di area in conflitto, incrementano il pericoloso formarsi di schieramenti imperialisti in rotta di collisione. A farne le spese sono, innanzitutto, i proletari che vivono in tali Paesi e in zone da questi dipendenti. Ma sono le condizioni di vita dell'intero proletariato mondiale a risentirne in vario modo.

In questa situazione gli Stati cercano di suonare le fanfare del nazionalismo per compattare le intere popolazioni agli interessi delle rispettive borghesie, cercando di convincere i proletari che il “nemico” da cui guardarsi è fuori dai confini nazionali, mentre, in realtà, è proprio quello che “marcia alla sua testa”!...

Qui, come nel resto della UE, il capitale ha fatto le sue scelte belliciste, apprestandosi ad incrementare ancora le spese militari, tagliando sui salari, sui servizi sociali e sulla sicurezza del lavoro. LA STRAGE SUI POSTI DI LAVORO STA CONTINUANDO AL RITMO DI TRE MORTI AL GIORNO! Andare verso una economia di guerra non potrà poi che peggiorare la situazione...

Non ci si può, perciò, limitare a chiedere di non usare le armi, come fanno i pacifisti: significherebbe chiedere loro di continuare a fare profitti, ma solo senza mostrare il proprio aspetto più mostruoso. Lottare contro la guerra significa anche rifiutare ogni consenso all'interesse “nazionale”, difendendo con forza le condizioni di lavoro e di vita della classe!

NON BASTA NON VOTARE! Dobbiamo esigere veri aumenti salariali, un accesso di tutti ai servizi sociali e rifiutare i lavori pericolosi! E riconoscere nei proletari di altre nazionalità, che siano qui o altrove, i nostri fratelli di classe, gli unici veri nostri alleati CONTRO LA STRAGE SUI POSTI DI LAVORO e LE STRAGI DELLA GUERRA IMPERIALISTA

CONTRO TUTTE LE GUERRE IMPERIALISTE, CONTRO TUTTI I NAZIONALISMI, PER L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO

ALTERNATIVA DI CLASSE

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