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(26 Maggio 2010) Enzo Apicella
Varata la manovra economica da 24 miliardi di euro: sotto attacco gli stipendi e le pensioni.

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Gli aggiustamenti elettorali fanno pagare sempre e solo i lavoratori

(31 Agosto 2011)

A distanza di pochi giorni dalla prima stesura della manovra economica (la seconda in pochi mesi a  cui se ne aggiungerà una terza, da qui a poco ,con tagli-dettati dalla Banca Europea- al salario, alle pensioni e con la privatizzazione dei beni comuni e di molti servizi) ecco arrivare i primi aggiustamenti scaturiti dagli equilibri politici interni alla maggioranza, equilibri che non cambiano la sostanza delle cose  (pessime ) per i lavoratori italiani.
Vediamo insieme le principali "novità"

1 Nessuna patrimoniale sui redditi elevati  e sui grandi capitali come richiesto per altro da Confindustria la cui idea di "risanamento del paese" è la stessa di Marchionne (che si sta già rimangiando "gli impegni su Mirafiori" dove pare non saranno più costruiti i Suv) ossia scaricare sul lavoro dipendente sacrifici e costi. Chi ha accumulato profitti e moltiplicato stipendi e rendite potrà dormire sonni tranquilli

2 Per favorire Confindustria e grandi aziende si attaccano le cooperative (alleate del Pd e un modello di capitalismo inviso alle destre) con la riduzione delle agevolazioni fiscali, il tutto per favorire i grandi marchi, non certo per equità fiscale

3 Si attaccano ancora una volta le pensioni (e meno male che la Lega aveva minacciato la crisi di governo.... chi urlava ieri contro i ladri di Roma, da anni  banchetta con i ladri ).. Ci vorranno  40 anni di contributi per andare in pensione ma ai fini dell'anzianità non conteranno il servizio militare e il riscatto della laurea che varranno solo ai fini del calcolo dei trattamenti
previdenziali. Tutto ciò si aggiunge al ritardo nella erogazione del Tfr, i ritardi per andare in pensione anche per chi ha già maturato i 40 anni di contributi (la manovra di luglio prevede un mese di lavoro in più per chi matura i requisiti nel 2012, due mesi per chi li raggiungerà nel 2013, 3 mesi
nel 2014). Ad essere colpiti saranno soprattutto i lavoratori precoci e figure come i medici che vedono minacciato perfino il riscatto degli anni di specializzazione

4 L'ennesimo regalo all'Ecomafie con la soppressione  del sistri, il sitema di tracciabilità dei rifiuti, un regalo a chi specula sulla nostra salute contaminando aria, acqua e terra e l’ennesimo sperpero di denaro pubblico: oltre alle P. A. anche le imprese avevano già sostenuto ingenti costi
(nuovosoftware, formazione dei dipendenti, pagamento dei contributi di iscrizione per il
2010 e per il 2011) di cui ora richiedono la restituzione

5 In piedi rimangono i disegni per la privatizzazione dei beni comuni, il blocco dei salari per il Pubblico Impiego sarà prorogato di un ulteriore anno (e ormai si va verso i 5 anni di blocco salariale), perfino gli scatti di anzianità conseguiti negli ultimi 3 anni non varranno ai fini del calcolo previdenziale

6 Si parla di minori tagli agli enti locali  ma nessuna quantificazione è ancora avvenuta, Nel frattempo restano in piedi i propositi Governativi e di Confindustria di cancellare l'art 18 e tutti quei diritti presenti nello Statuto dei lavoratori, di eliminare progressivamente il contratto nazionale colpendo i lavoratori, il loro potere di acquisto e di contrattazione. Questo è il vero obiettivo della manovra economica insieme alla salvaguardia del grande capitale finanziario e speculativo.

cobas pubblico impiego

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