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(25 Aprile 2011) Enzo Apicella

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25 Aprile: oggi come ieri a fianco della resistenza dei popoli

Contro l'oppressione e le guerre dell'imperialismo

(25 Aprile 2004)

Il 25 Aprile, anniversario della liberazione del nostro paese dal nazifascismo, si ripropone come giornata di lotta contro l'arroganza del governo Berlusconi (in continuità con l'eversiva P2) che taglia sempre più le pensioni, vuole eliminare del tutto la scuola pubblica, vuole riportare la cultura e i diritti civili al medioevo (ben appoggiato dal Vaticano), perseguita ed espelle gli immigrati, assicura l'impunità al suo leader con leggi specifiche e personali e manda i soldati italiani, sotto il pretesto della missione umanitaria, in Iraq a servire gli interessi imperialisti.

Questo governo reazionario e antipopolare sta portando avanti un processo di fascistizzazione dello Stato e delle sue istituzioni teso a restringere le libertà democratiche e a stravolgere i principi della Costituzione e promuove con livore anticomunista la repressione sistematica dell' opposizione operaia e sociale e dell'opposizione politica (ultimo episodio quello degli arresti di militanti antimperialisti avvenuti a Perugia).

Oggi, a sessanta anni dalla fine della Lotta di Liberazione nazionale contro il nazismo ed il fascismo, ci ritroviamo con i fascisti in doppio petto, sdoganati da Berlusconi al governo, fascisti come Tuti e Fioravanti, autore della strage alla stazione di Bologna, che escono dal carcere (nel frattempo si è costruito una famiglia con quella Mambro condannata a 8 ergastoli e libera pure lei) e la manovalanza di Fini che apre sedi, veri e propri covi di squadristi, il cui credo politico è costituito dal peggiore razzismo e dalla peggiore xenofobia.

Il 25 Aprile, in tutte le piazze italiane dove vuote e retoriche celebrazioni ufficiali lo ricordano, deve significare resistenza all' imperialismo statunitense (che in Italia ha sperimentato, per la prima volta, le tecniche terroristiche della cosiddetta "guerra a bassa intensità") che con il suo enorme complesso militare-industriale continua a dominare tutto il mondo e solidarietà alla lotta di tutti i popoli - a cominciare da quelli iracheno e palestinese - che si battono per la propria autodeterminazione, la propria indipendenza e sovranità nazionale.

Nonostante l'inferiorità sul piano degli armamenti, i combattenti iracheni stanno dimostrando che l'imperialismo può essere messo in crisi con la mobilitazione popolare ed evocano per il governo USA l'incubo di un nuovo Vietnam.

Il 25 Aprile deve significare lotta al revisionismo storico, quello ufficiale della destra e quello strisciante e subdolo dei partiti di "sinistra". È rivalutato il fascista Gentile, si vogliono intitolare vie e piazze ai fascisti, si glorificano i morti nelle foibe rimuovendo la causa di quelle morti che affonda le radici nella feroce occupazione della Jugoslavia da parte dei fascisti italiani. Mentre i partiti di centrodestra, per nulla contrastati da quelli di centrosinistra, portano avanti campagne di denigrazione della Resistenza fino al tentativo di rilegittimare i "ragazzi" della repubblica di Salò mettendo sullo stesso piano i partigiani e il loro patrimonio di lotta per la libertà e la giustizia sociale ed i loro oppressori.

Il 25 Aprile ci riporta alla Resistenza partigiana, all'insegnamento che la libertà è una conquista ed ai suoi programmi di profondo rinnovamento e trasformazione politica e sociale contro padroni e sfruttamento capitalistico (garantito dai fascisti con la carcerazione, le torture e l' assassinio di comunisti e oppositori), valori reali poi vigliaccamente traditi da molti dirigenti del Pci e dal successivo revisionismo storico.

Riprendiamo quegli ideali che hanno animato la parte migliore e più combattiva del movimento partigiano per lottare contro i propagandisti al servizio della borghesia, dell'interclassismo, del liberalismo, del riformismo socialdemocratico e di quello che pretende revisionare il marxismo. Gli ideali comunisti non sono un'utopia, ma l'oggettivo e scientifico esame dei problemi della società e della loro realistica soluzione sulla base dell'ideologia marxista e leninista, che esprime l' esperienza storica della lotta di classe sulla base del materialismo dialettico e storico come filosofia non solo per spiegare la realtà, ma anche per trasformarla.

- VIA TUTTE LE TRUPPE DALL'AFGHANISTAN E DALL' IRAQ!
- NO AL MURO DELL' APARTHEID IN PALESTINA!
- FUORI LE BASI USA E NATO DAL TERRITORIO ITALIANO (strumenti di guerra e di egemonia dell'imperialismo Usa) E DALL'EUROPA!
- GUERRA ALLA GUERRA IMPERIALISTA!
- ORA E SEMPRE RESISTENZA!

Redazione di nuova unità

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