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Sasà Bentivegna, Partigiano

Sasà Bentivegna, Partigiano

(3 Aprile 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri a Roma Rosario Bentivegna, che nel 1944 prese parte all’azione di via Rasella contro il Battaglione delle SS Bozen.

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(Ora e sempre Resistenza)

Killer fascista ammazza due ragazzi senegalesi

E ne ferisce altri tre (uno in modo molto grave)

(14 Dicembre 2011)

Una strage fascista e razzista si è abbattuta il 13 dicembre a Firenze sulla comunità senegalese: un militante di Casapound (organizzazione neo-fascista che da circa due anni ha aperto una sede in quella città), famoso per i suoi scritti di propaganda nazista, ha sparato, a distanza di tre ore, in due mercatini, ammazzando e ferendo ragazzi senegalesi con la ferocia del killer politico.

Di ciò che è successo sono complici le istituzioni fiorentine, sia quelle locali che quelle governative, per avere permesso l’apertura delle sedi neo-fasciste, non solo a Casapound, ma anche a Forza Nuova (stessa storia a Lucca, a Pontedera e altrove, in Toscana e in tutt’Italia). Esponenti della destra berlusconiana e di quella leghista hanno stretto alleanze elettorali e politiche con quelle organizzazioni, le hanno finanziate, le hanno usate come squadracce nella caccia ai giovani in lotta nelle scuole e nelle università, ai migranti, ai Rom.

Il governo Berlusconi, tra il 2008 e il 2011, ha fatto della persecuzione di quei settori sociali il punto centrale del suo programma, giungendo perfino a emanare vere leggi razziali, come il cosiddetto “pacchetto sicurezza”, e veri lager, come i Centri di Identificazione e Espulsione (CIE). Il tutto pianificato e propagandato con campagne di odio contro i “diversi” condotte dal ministro di polizia, il leghista Maroni, e finalizzate a scatenare una “guerra tra poveri” (poveri italiani contro poveri immigrati), su cui consolidare il potere dei padroni, dei ceti privilegiati e del loro governo. L’11 dicembre si sono viste le conseguenze a Torino, dove la barbarie dell’ignoranza, sobillata dalla falsa notizia di violenza sessuale subita da una ragazzina, ha spinto decine di ragazzi torinesi a incendiare un campo Rom. E il 13 dicembre si sono viste a Firenze.

ORA BASTA! Nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, nei quartieri, migranti e italiani lavorano, studiano, vivono assieme. Assieme hanno interesse a conoscersi, a riconoscersi uguali nelle difficoltà da affrontare, nelle lotte da intraprendere, per non farsi schiacciare dalla gestione della crisi economica finora imposta dai poteri forti economici e finanziari e dai loro governi, che siano presieduti da Berlusconi o da Monti. Assieme hanno da costruire la loro solidarietà.

SOLIDARIETÀ ALLA COMUNITÀ SENEGALESE COLPITA DAL RAZZISMO PIÙ CRIMINALE!

Da oggi, tra gli uguali (italiani e immigrati), dobbiamo comunicare col linguaggio dell’unità, espressione dei nostri bisogni comuni, e dobbiamo bandire il linguaggio dell’odio, infiltrato tra noi da chi, per sfruttarci e opprimerci, ha necessità di dividerci e di farci scannare.

Costruiamo la nostra unione nelle assemblee: nei luoghi di lavoro e di studio, nei quartieri. PREPARIAMO UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CITTADINA.

Gruppi di lavoratori e studenti, italiani e immigrati, per la solidarietà - Pisa

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