">
Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni (Visualizza la Mappa del sito )
(9 Agosto 2013)
Ancora un morto per le strade degli Stati Uniti, in seguito all'utilizzo del taser, la pistola elettrica che infligge potenti scariche per stordire o immobilizzare le persone. All'alba del 6 agosto, a pagare per il loro utilizzo è stato un ragazzo di 18 anni di Miami, Israel Hernandez, in seguito alla scarica elettrica del taser, nel tentativo di arrestarlo. Israel, si trovava infatti davanti ad un edificio abbandonato e stava disegnando su una parete con un suo amico.
La reazione della polizia è stata immediata: una scarica di taser al petto è stata fatale per Israel, conosciuto nell'ambiente dei writer con il nome di 'Reefa'. Sull'omicidio di Reefa, ora si confrontano i verbali della polizia, che raccontano una storia priva di logica, e di verità, e quella dei testimoni che si trovavano con Reefa quella notte, e che ben descrivono l'accaduto: sbattuto al muro, il giovane writer cade a terra immobile in seguito alla scarica elettrica inflittagli sul petto, mentre i poliziotti si congratulavano l'un l'altro, divertiti.
Secondo alcuni dati, in 10 anni il Taser ha ucciso almeno 500 persone tra il 2001 e il 2012. Ma quello che risalta ancor di più è che il 90% dei casi letali, coloro che sono stati colpiti con il taser erano disarmati. Questa la dice lunga sull'utilizzo e sulle conseguenze delle pistole elettriche; ma ancora una volta, l'abuso della forza e del potere non sembra fare notizia, mentre la morte del giovane Reefa è destinato a rientrare nella statistica statunitense, un incidente che con molta probabilità verrà archiviato e liquidato nel giro di poco tempo.
Infoaut
10422