">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • No alla modifica della legge 185/90 sull'export delle armi
    Come Tavolo per la Pace dell'Alto Verbano facciamo appello ai deputati lombardi
    (11 Maggio 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Storie di ordinaria repressione)

    • Senza Censura
      antimperialismo, repressione, controrivoluzione, lotta di classe, ristrutturazione, controllo

    TOCCANO UNO, TOCCANO TUTTI!

    (8 Gennaio 2023)

    alfredo 41bis

    Rispetto e solidarietà per Alfredo Cospito, che si sta battendo contro una delle più raffinate e atroci forme di repressione di cui si mostra capace lo Stato democratico della borghesia italiana.
    La sua vicenda politico-giudiziaria è solo la punta dell'iceberg di quel che la dittatura della borghesia sta preparando, e ha sempre preparato, per affrontare e reprimere lo scontro sociale che la crisi economica genera lentamente ma inevitabilmente. Lo fa, alternando storicamente (come le si conviene!) le forme complementari del fascismo e della democrazia, che solo reazionari in malafede possono spacciare per “contrapposte”.
    Senza nascondere le differenze teoriche, organizzative, programmatiche, strategiche e tattiche che ci dividono, noi appoggiamo comunque la lotta sua e dei suoi compagni. Una lotta che fa parte della battaglia contro la repressione giudiziaria e poliziesca dei primi (purtroppo ancora minoritari e deboli, seppure determinati e combattivi) movimenti di resistenza economica e sociale contro gli effetti della crisi, contro la devastazione ambientale, contro le migrazioni e le guerre del capitale...
    La repressione poliziesca si farà sempre più violenta: botte, legnate, vessazioni, come abbiamo già subito negli scioperi e nelle mobilitazioni di tutti questi anni (“Genova 2001” ne è stato il grazioso anticipo!); e sarà sempre più appoggiata e sorretta dalla repressione giudiziaria, con provvedimenti amministrativi, estensione dei reati associativi, legislazioni emergenziali... E ciò finché i rapporti di forza tra la nostra classe, vittima dello sfruttamento capitalista, e l'impersonale classe borghese non cominceranno a cambiare, permettendoci un'attiva difesa per rompere infine il monopolio della violenza dello Stato borghese.
    Alfredo non è solo, come non sono sole le giovani proletarie in Iran e così come non devono essere lasciati soli i proletari russi, ucraini, palestinesi, e tutti gli altri prigionieri degli Stati che li massacrano nelle guerre del capitale, in Africa come in Asia.
    Alfredo e tutti noi non saremo soli, nella misura in cui sapremo batterci oggi per moltiplicare, intensificare, estendere movimenti di resistenza sociale, economica, ambientale, contro tutte le molteplici forme dell'oppressione capitalista: per prepararci ad abbatterle e continuare a combattere per sradicare un modo di produzione assassino.
    7/1/2023

    Partito comunista internazionale
    (il programma comunista – kommunistisches programm – the internationalist – cahiers
    internationalistes)

    4255