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(12 Agosto 2006)
L'annunciata partecipazione di Fausto Bertinotti, in compagnia di Fini, alla festa nazionale dei giovani di Alleanza Nazionale e' sconcertante.
Dopo aver scoperto la 'borghesia buona', dopo aver aperto all'allargamento al centro, si giunge ora a diluire lo stesso steccato simbolico dell'antifascismo? La verita' e' che la deriva in atto del bertinottismo appare davvero senza limiti.
E non si tratta solo di un processo oggettivo, magari condizionato da un ruolo istituzionale si tratta della precisa volonta' di fornire di se' e di Rifondazione un'immagine definitivamente compatibile col bipolarismo della seconda Repubblica, entro un gioco di reciproca legittimazione, senza frontiere con tutti i suoi protagonisti. Fini incluso.
Ma come fara' una base del partito, gia' in sofferenza, ad accettare e subire tutto questo? E come potranno continuare a subirlo le minoranze critiche del Prc?
Marco Ferrando
Movimento Costitutivo del
PARTITO COMUNISTA dei LAVORATORI
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