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25 aprile

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(25 Aprile 2012) Enzo Apicella

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(Ora e sempre Resistenza)

Padova: No alla marcia di Forza Nuova

per l'unità degli antifascisti

(27 Ottobre 2006)

Sabato 28 Ottobre 2006, guarda caso nell'anniversario della marcia su Roma, Forza Nuova vorrebbe sfilare ed esporre i propri simboli per le vie della nostra città. Pensano di accreditarsi presso l'opinione pubblica manifestando contro il degrado e contro l'immigrazione, in realtà le loro parole d'ordine richiamano direttamente alla discriminazione, all'odio razziale e allo scontro di civiltà. I fascisti sono i veri clandestini della nostra società. Chi migra da scenari di guerra, povertà, fame o analfabetismo ha tutto il diritto di scegliersi in quale parte del mondo condurre la propria esistenza. Il richiamo all'identità patriottica impallidisce di fronte alle dimensioni del fenomeno migratorio, che è condizione al contorno fondamentale nella definizione del modello di società da costruire. L' identità possibile sta nel saper riconoscere le proprie origini e tradizioni nell'insieme della società multietnica dell'integrazione. Il pianeta è Uno e non c'è nessun fascista che possa poter impedire all'uomo di decidere della propria vita. Il problema è lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, non l'uomo semplicemente perché straniero.

Tuttavia le dimensioni del fronte che alimenta lo scontro di civiltà sono piuttosto vaste, e i fascisti ne sono solo la parte più odiosa. Questa dinamica di odio e di paura come a livello locale generano diffidenza ed emarginazione a livello planetario generano guerre e miseria.

E' grave quindi che sia stato dato spazio di agibilità politica a questa fanghiglia fascista. La nostra campagna regionale "Antifascisti di fatto" mira a far approvare in tutti i comuni del Veneto un ordine del giorno che impedisca la concessione di spazi pubblici a gruppi o iniziative che si ispirano direttamente o meno a idee fasciste, naziste o razziste. Come vorremmo che ciò avesse impedito alla nostra città di dover vedere certe facce e certe bandiere.

Sabato però ci saranno almeno tre cortei-presidi antifascisti indetti dalle sigle più varie. Il fondamento antifascista che contraddistingue i promotori avrebbe dovuto fungere da collante, almeno in questa occasione, invece si andrà divisi. Vabbè si è persa un'occasione, ognuno andrà dove si sentirà più a suo agio, l'importante è che ci sia una presenza visibile e pacifica di opposizione al fascismo nostrano.

Matteo Carrara per la segreteria provinciale del Partito dei Comunisti Italiani.

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