Stato e istituzioni :: Ora e sempre Resistenza

Fascisti su marte e neonazisti su padova

(21 Novembre 2006)

Mentre esprimiamo, la nostra solidarietà contro la brutale intimidazione nazista, attuata mediante il pestaggio di 3 persone in vicolo Pontecorvo, all'esperienza di socialità e comunicazione rappresentata da Radio Sherwood, ci meraviglia il silenzio delle Istituzioni padovane sempre così pronte a stigmatizzare qualsiasi violenza, anche se solo paventata.
Noi pensiamo che le Istituzioni abbiano il compito di assumere un comportamento che sia d'esempio per tutti ed anche di fornire ai propri concittadini delle indicazioni concrete ed ideali.
Ahinoi.
Non ci sembra che in riferimento al problema neofascismo/neonazzismo, assurto a rilevanza nazionale, dopo le due manifestazioni tenute qui in città, si sia tenuto un comportamento costituzionalmente corretto: si è solo tentato di sopire i lamenti dei negozianti per i danni subiti, piuttosto che affrontare il nodo di quello che ha rappresentato, per Padova e l'Italia intera, il radicarsi delle organizzazioni fasciste e stragiste.
Quella tragica esperienza non ha insegnato abbastanza per sentire il dovere morale e materiale di cautelare tutti da questo pericolo?
La miopia è tale da dover rispolverare la teoria degli opposti estremismi che tanti guai ha portato e fatto?
O molto più banalmente quelle manifestazioni non disturbavano più di tanto perché, di fatto, sostenevano le scelte politiche messe in campo dall'Amministrazione comunale in materia di immigrazione e ordine pubblico?
O molto più banalmente queste aggressioni vengono a fagiolo per criminalizzare un'area sociale che disturba i disegni del piccolo grande padre amministratore?
Sono domande retoriche che ci fa male rivolgere a noi stessi e a tutti i cittadini, ma molte volte il silenzio delle Istituzioni è assordante.

19/11/2006

COBAS della SCUOLA di Padova