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O MASSA CRITICA O QUARTA INTERNAZIONALE

Commento a: «Frammentazione a sinistra e die linke»

(12 Maggio 2008)

Mi stupisce il gusto che incontra presso tanti giornalisti, compagni, intellettuali, ecc. la Costituente di una nuova Sinistra larga, plurale, federata, laica, ecc. Ho l'impressione che si confondano le tendenze: una è quella, non inventata oggi da Vendola, del "socialismo eclettico e temperato", in parte anche lombardiana, capace di essere su più tavoli (laicità e lavoro, per esempio); l'altra è quella dell'aggregazione comunista di tipo "tradizionale", laddove questo tradizionalismo è solo terminologico, perché tanti partiti comunisti sono interessati oggi ad una innovativa e ricca fase di dibattito, sia pure quasi sempre lanciata dalle minoranze interne. Ho anche l'impressione che i due indirizzi non siano contraddittori: perché l'uno ha limiti teorici e di radicamento, l'altro ha una suggestione inferiore nel breve termine, una minore spendibilità, una memoria appesantita. Se la politica, anche a Sinistra, è marketing, il quadro mi pare in estrema sintesi questo. In senso invece schiettamente sociopolitico, ritengo che il futuro della Sinistra sia connesso a due tematiche di cui non sento parlare e non me ne preoccupo, in realtà, perché esigerebbero quella costanza che noi tutti non abbiamo dimostrato su cose assai più semplici. La ricostituzione di una Quarta Internazionale stabile, forte, competitiva con l'Internazionale Socialista, per forza politica, adesioni ed attivismo, nonché lo svolgimento di un programma chiaro di opposizione sociale. Bisogna lavorare su quello, perché, come diceva Pannella negli anni Settanta, in Italia di volta in volta scattano le pretese di "costituzione materiale", cioè far procedere il dibattito per slogan. Oggi sono la flessibilità, il presidenzialismo, la tolleranza zero. Questa è la "costituzione materiale" che vogliono i partiti dell'arco parlamentare. Ed è in un senso molto modesto che dico "opposizione sociale": schieriamoci, il più possibile in numero ed in unità di intenti, contro questa piattaforma. La Sinistra, specie quella Comunista, qualsivoglia modulo organizzativo scelga, è stata e dovrà continuare ad essere solidale, impegnata, territoriale, umanitaria, garantista, operaista. Il proletariato non è un blocco di marmo andato in pezzi. E' ormai un mosaico che non si può più riprodurre che in scala, tanto ormai è diventato grande.

Domenico Bilotti

Domenico Bilotti

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