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Sei troppo pessimista...

Commento a: «"Psicanalisi" del tifo calcistico»

(21 Maggio 2008)

"Chiunque voglia cambiare qualcosa in Italia non può prescindere dal fatto che chi controlla TV, calcio, musica, moda, controlla i cervelli e i sentimenti, determina la cultura dominante e se questo potere dittatoriale non viene indebolito la destra sarà in eterno al potere."

Mi sembra una palese esagerazione, da sempre le classi dominanti hanno il potere mediatico, la facoltà di plasmare le menti, di costruire castelli di rappresentazioni false, valori morali e comportamenti sociali funzionali alla riproduzione dei rapporti di forza tra le classi... questo non ha mai impedito le rivoluzioni, le prese di coscienza di massa, le esplosioni di malcontento, inaspettate mobilitazioni che cancellano nel giro di pochi giorni modi di vedere e di agire consolidati. Comprendo il tuo sdegno ma bisogna saper guardare freddamente alla società e capirne le forze pulsanti, per afferare il significato dei cambiamenti e la loro direzione e tendenza. Non bisogna mai farsi guidare dallo stato d'animo di un momento, ma capire, spiegare, mentre si lotta. La destra non durerà per sempre, ma dovrà essere sconfitta da un partito rivoluzionario, di quadri preparati che abbiano conquistato la fiducia della classe lavoratrice, nelle lotte, i quali hanno allo stesso tempo una fiducia infinita nella classe, e pazientemente sappiano portare le idee socialiste e i metodi, e dimostrarne la validità e la concretezza alla luce di ogni giorno. La cosa più importante non è tanto una riforma dei mass media, o altro, ma la conquista del potere politico da parte della classe lavoratrice e del suo partito più avanzato. Tutto il resto credo sia effimero.
cordili saluti

Gabriele Ara

gabriele.ara@gmail.com