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(18 Novembre 2008) Enzo Apicella

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Il massacro dei lavoratori in Italia

I lavoratori in Italia subiscono da decenni un attacco violentissimo da parte del capitalismo a cui non riescono a contrapporre una efficace resistenza nè politica, nè sindacale.

(30 Ottobre 2007)

Secondo una recente ricerca dell’Eurispes i salari dei lavoratori italiani sono i più bassi d’Europa, indietro c’e’ solo il Portogallo che storicamente ha sempre avuto salari bassissimi ed enormemente al di sotto della media europea. La situazione salariale in Italia ha raggiunto livelli drammatici, da quasi dieci anni i salari sono sostanzialmente invariati, anche di fronte ad un aumento spaventoso del costo della vita. Il salario-medio nel 2006 in Italia si aggira sui 16.000 euro, la stessa cifra del 1999. Nelle altre nazioni della UE nello stesso periodo i salari si sono rivalutati del 30-40%. La Francia nello stesso periodo i salari-medi sono passati da 13.000 a 17.000 euro. La Germania da 17.000 a 21.000 euro, in Gran Bretagna da 20.000 a 28.000 euro. In Italia c’e’ un sostanziale blocco degli stipendi da una decina d’anni. A queste cifre ne vanno aggiunte altre, i lavoratori salariati percepiscono solo il 40% del reddito nazionale, il resto va a industriali, finanzieri, banchieri, manager. 8 milioni di persone vivono sotto la soglia della povertà. La metà dei lavoratori salariati italiani percepisce uno stipendio inferiore ai 1300 euro mensili. Sui lavoratori salariati grava il 70% del carico fiscale, il restante enorme quantitativo enorme di ricchezza è concentrato in una parte enormemente minoritaria della popolazione che gode anche il privilegio di eludere o non pagare addirittura nulla con le tasse. Queste sono le cifre di una spaventosa ed enorme ingiustizia sociale, In questi ultimi 10 anni tutto questo è potuto accadere perché i lavoratori italiani non hanno più avuto una rappresentanza politica e sindacale. I sindacati confederali CGIL, CISL, UIL sono tra i sindacati più marci e corrotti del mondo, il fatto di essere organicamente e strutturalmente su interessi opposti ai lavoratori ha provocato questa catastrofe sociale ed economica. Sindacati impegnati con le loro società finanziarie a gestire i fondi-pensione rapinati ai lavoratori, impegnati nella gestione di società ed agenzie che utilizzano lavoro esternalizzato, a termine, sono a tutti gli effetti delle controparti dei lavoratori. CGIL, CISL, UIL non difendono i lavoratori semplicemente perché non hanno più interesse a farlo, difendere i lavoratori significherebbe andare contro i loro interessi. CGIL , CISL UIL hanno distrutto il presente dei lavoratori, ma stanno anche distruggendo il futuro, ai lavoratori il compito di spazzarli via prima che sia troppo tardi.

http://xoomer.alice.it/cobascard

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