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Osteria del Vaticano

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Aborto: parole chiare della Curia...

(7 Gennaio 2008)

“Chi aiuta la libertà della donna ad accogliere liberamente e responsabilmente la vita del figlio, lavora anche e prima di tutto a vantaggio della donna, perché la libertà vera è quella che rispetta il bene di tutti, adulti e nascituri.”

Queste sono le parole di monsignor Sgreccia, tradizionalmente contraddittorie e incomprensibili, in perfetto stile pretesco, che nascondono l’obiettivo di togliere alle donne la libertà di abortire assistite dallo Stato.
Abbiano le donne e il femminismo uno scatto di orgoglio e comincino una campagna organizzata e militante per avvicinare alla contraccezione giovanissime, giovani, immigrate, e il ricorso all’aborto diventi solo terapeutico. Oggi la Chiesa le vuole mettere sotto tutela perché da tempo le donne sono assenti e passive.
Sentite per conto di chi monsignor Sgreccia le vuole di nuovo docili FATTRICI:
“il primo capitale che serve per l’economia, lo hanno scritto economisti premi Nobel come Beker, e che garantisce una buona economia, è costituito dal capitale umano. L’Europa e non solo l’Italia è demograficamente in declino ed economicamente è a rischio”. (Corriere della sera 5 gennaio pag 38)
Care donne, è impossibile non capire quale ruolo vi vuole assegnare la Chiesa, in profonda simbiosi con le forze capitaliste.
Capitale e preti vogliono un irresponsabile “sviluppo infinito”, catastrofico per le sorti del pianeta, mentre la ragione, il buon senso, un sano esistenzialismo, ci dovrebbero spingere verso una decrescita demografica e produttiva per arrivare ad una pace con l’ambiente e a una duratura sostenibilità.
In questi anni voi donne vi siete fatte crocifiggere dai diktat della bellezza, della moda, della ossessiva cura del corpo, vi siete fatte intruppare dagli stilisti che vi hanno ordinato di essere aggressive o romantiche o sexy. Avete indossato non solo vestiti, ma anche la personalità che vi veniva proposta, vi siete comportate da scimmie ammaestrate ed è ora di allargare lo sguardo sul mondo nel suo complesso e decidere con la vostra testa e non farvi più usare.
Il vostro nemico non è “l’uomo”, ma il capitale e i preti, e questi sono nemici di tutta l’umanità che stanno portando al disastro.
Una grande mobilitazione contro il consumismo e per una diffusa e responsabile contraccezione sono le migliori risposte, pratiche, visibili, non ideologiche, che riporterebbero le donne ad essere protagoniste del proprio destino e di quello del pianeta terra.
Decrescere demograficamente e nei consumi è la sola cosa che terrorizza i due compari, capitale e preti, e le donne sono decisive per l’esito di questa guerra, visto che oggi chiese e negozi sono ancora pieni di donne.

6 gennaio 2008

Paolo De Gregorio

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