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(4 Aprile 2008)
Tutte le organizzazioni sindacali assieme hanno presentato una controproposta al piano Air France sul futuro dell’Alitalia e l’azienda francese si è alzata dal tavolo abbandonando la trattativa. Questo dimostra che:
Air France non ha mai avuto intenzione di aprire una reale trattativa, ma ha solo cercato di imporre il suo piano;
Air France finora non ha avuto alcuna reale intenzione di salvare davvero Alitalia, ed è sembrata più interessata a impadronirsi del marchio e di alcune attività, piuttosto che garantire un’adeguata dimensione industriale e occupazionale.
Le controproposte presentate da tutte le organizzazioni sindacali non chiedevano certo la luna nel pozzo ma proponevano semplicemente il mantenimento di un quadro di autonomia industriale del gruppo Alitalia e la difesa, pur con sacrifici, di tutta la struttura occupazionale.
E’ scandaloso che da parte del governo, in particolare dal ministro del Tesoro che ha con i suoi comportamenti favorito l’intransigenza di Air France, e da parte di alcune forze politiche vengano oggi attacchi al sindacato che è stato invece più che responsabile. C’è da chiedersi che cosa il governo pensasse di fare dell’Alitalia oltre la pura cessione senza condizioni, visto che alla prima proposta sindacale Air France si è alzata dal tavolo.
Ora il governo deve assumersi la responsabilità di intervenire per garantire la continuità dell’azienda, salvaguardando così un patrimonio del paese ed evitando licenziamenti di massa. Ora chi ha parlato dall’opposizione di cordate deve finirla con le chiacchiere e dire cosa vuole fare. E’ giunto il momento che la politica italiana, al governo e all’opposizione, si occupi di cose serie e la smetta di scaricare tutte le proprie incapacità sulle lavoratrici e sui lavoratori.
Alitalia deve vivere
Alitalia non può essere abbandonata inseguendo le più stupide suggestioni del mercato selvaggio
Alitalia deve vivere Come patrimonio di tutto il paese
LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI DEVE CONTINUARE PER LA DIFESA DELL’AZIENDA E DEL POSTO DI LAVORO
Roma, 3 aprile 2008
Rete 28 Aprile nella Cgil per l’indipendenza e la democrazia sindacale
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