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(14 Novembre 2010) Enzo Apicella

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Dopo la catastrofe della sinistra governista, quali prospettive per i comunisti?

tavola rotonda e dibattito a Padova domenica 15 giugno

(9 Giugno 2008)

domenica 15 giugno ore 14,30 a Padova
Sala di via S.Maria Assunta 35a - Guizza (fermata tram Porto Astra)

Dopo la catastrofe della sinistra governista, quali prospettive per i comunisti?

Interverranno:

- Aldo Romaro (Movimento per la Costituente Comunista),
- Francesco Moisio (Partito Comunista dei lavoratori),
- Cristian dal Grande (Sinistra Critica),
- Antonino Marceca (Partito di Alternativa Comunista),
- Gianluigi Pegolo (L’Ernesto - PRC),
- Marco Veruggio (Controcorrente - PRC),
- Compagne e compagni veneti per un'organizzazione politica marxista

Coordinerà la tavola rotonda e il dibattito Gino Bortolozzo.

Promuove: Coordinamento per l'Unità dei comunisti/Movimento per la Costituente Comunista

sala polivalente di via s.maria assunta

La sala polivalente di via s.maria assunta si trova a Padova sud, in zona Bassanello - Guizza.
E' raggiungibile dalla stazione ferroviaria con il tram; scendere alla fermata della multisala Porto Astra. L'ingresso della sala si trova nella galleria pedonale di fonte alla multisala.
In auto, provenendo dal casello di padova sud (o dalla tangenziale), imboccare l'uscita per la statale 16 - Adriatica, seguire in direzione centro fino al ponte sul canale scaricatore, quindi girare a destra per via Guizza, seguendola fino all'incrocio (sulla destra) con via Venanzio. Pochi metri dopo aver imboccato la via si trova un parcheggio adiacente alla sala polivalente

Coordinamento per l'Unità dei comunisti/Movimento per la Costituente Comunista
Padova

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Ultime notizie del dossier «Dopo il fallimento della sinistra governista. Quali prospettive per i comunisti?»

Ultime notizie dell'autore «Movimento per la Costituente Comunista (Coordinamento per l'Unità dei Comunisti) - Padova»

Commenti (3)

Le basi per la ricompattazione della sinistra.

Un'ennesima riunione delle frange che si richiamano al comunismo dopo la sconfitta elettorale. La sconfitta elettorale è data, a parer mio (opinabile), oltre a quanto ho scritto e inviato e-mail per la riunione di Pisa che qui non riassumo, sia dalla frammentazione delle forze di sinistra (ognuna col suo bravo orticello da coltivare), sia anche dalla frammentazione degli obbiettivi da centrare. La sinistra sembra un fiume a rovescio: invece di raccogliere gli affluenti, si disperde in affluenti e torrentelli. Secondo me occorre concentrare e semplificare le idee e le rimanenti forze della sinistra nel potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. Porto un esempio: col passaggio dalla lira all'euro nel 2002, quando nel commercio minuto un euro venne equiparato a 1000 lire almeno nel 90% delle merci, provocando ipso facto una riduzione salariale del 70%, l'ISTAT ricalcolò i salari e le pensioni al 2,4%!! (vedere il sito Istat).
Nessuno, a destra o a sinistra nè i sindacati, notò l'anomalia o, se la notò, non prese provvedimenti.
Si devono studiare e proporre azioni di lotta atte al ripristino in busta paga e nelle pensioni di quel 70% sparito dalle buste paga e pensioni, altro che eliminare le tasse dagli straordinari. Queste sono cose che i lavoratori capiscono e appoggiano e su cui poter ricostruire le forze di sinistra. Oltre a ciò c'è la faccenda del "signoraggio", cioè di quella norma che concede alla Banca d'Italia (banca privata) di emettere e vendere per conto dello Stato miliardi di euro che gli vengono a costare una sciocchezza (la carta-moneta da 5/10/20/50/100/500 euro costano di fabbricazione pochi centesimi) ma vengono venduti al prezzo nominale anche allo Stato con un guadagno enorme che rimane strettamente in cassa. Qui la lotta dovrebbe essere concentrata a portare allo Stato il "signoraggio", cioè lo stampaggio, l'emissione e la vendita della carta-moneta. Il debito statale scomparirebbe ed anche molte tasse scomparirebbero. Questa lotta sarebbe più dura della precedente ( la reazione delle forze del potere finanziario sarebbe tremenda) ma anche questa posizione sarebbe capita al volo dalla gente.
Occorre riprendere in mano QUESTE iniziative se veramente vogliamo essere la guida dei lavoratori.

(13 Giugno 2008)

Rolando Marchioni

rolando1934@alice.it

Bravi

Finalmente anche tra i comunisti qualcosa si muove. Avete tutto il mio appoggio. Io non sono comunista ma bensì liberale (no Berlusconi)... forse è giunto finalmente il momento di unire le forze e che tutta la parte sana della politica faccia un'azione congiunta e trasversale. Ho visto nei siti della Destra che il problema viene trattato. Stranamente Ferrando che pure aderisce al Fronte Monetario Popolare non scrive niente a riguardo nel suo sito. Vi chiedo di divulgare il problema il più possibile. Questo problema riguarda tutti. Buon lavoro

(25 Giugno 2008)

DDD

ekidna77@libero.it

Svolta indipendentista per la sinistra??

Per la sinistra veneta un consiglio.
Adesso che il popolo veneto vi ha voltato le spalle dopo aver continuato a difendere gli altri, rendetevi conto che un partito/movimento politico deve prima di tutto difendere il popolo che pretende di rappresentare non aprire le porte a tutti e subire una invasione.

La sinistra italiana è reazionaria e centralista, le sinistre sane in europa e nel mondo sono quelle che difendono le piccole patrie. Chi si ostina a difendere il centralismo italiota è un servo dei poteri forti , dei grandi imprenditori e delle multinazionali .

Le sinistre sane, difendono i popoli valorizzando le loro tradizioni, le loro culture originali. La cultura italiana è frutto bacato del nazionalismo italiano e savjoardo.
Le culture originali (veneta, siciliana, romagnola, friulana, sarda piemontese, napoletana, ecc. ) sono le vere culture da valorizzare e difendere

Diventate sinistra indipendentista vera non come la lega ed allora ritrovere la fiducia del vostro elettorato.
Imparate dalla sinistra basca o catalana"""

Giorgio

(6 Luglio 2008)

Giorgio R.

giorgio@veneto.org

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