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(La tolleranza zero)

La sicurezza e la legalità vengono prima del Sindacato della solidarietà e dell'uguaglianza?

(30 Agosto 2008)

In una fase sociale e politica caratterizzata dal crescente utilizzo della questione sicurezza per occultare le vere ragioni di un malessere sociale crescente fatto di precarietà, di bassi salari, di pensioni al di sotto della sussistenza,di continuo aumento di bollette e balzelli vari, pare incredibile che l' invito al boicottaggio, da parte di Giorgio Cremaschi, come atto di estrema denuncia della gravità di operazioni di polizia fatte di raid di agenti in borghese a caccia di “commercianti abusivi”che imperversano sulle spiagge riminesi, anziché suscitare l'indignazione della Cgil per quanto accaduto, ne scateni invece un distinguo intriso di difesa del territorio e contro l'abusivismo commerciale in nome della legalità costituita.

Ciò è ancora più paradossale se si pensa che questo è un paese che che ha reso legale ridurre in schiavitù permanente i migranti assoggettando la loro permanenza, in questa poco accogliente Italia ,al contratto di lavoro .

Un paese che ha reso legale lo sfruttamento intensivo degli uomini e delle donne sull'altare dei profitti dei padroni rendendo la precarietà la condizione generale del lavoro.

Forse occorrerebbe chiedere ai/lle tanti/e migranti che lavorano nel terziario riminese qual'è il prezzo che si paga per produrre turismo a buon mercato e a quale condizione sociale sono costretti/e.

Un paese che si getta a capofitto nella caccia e nella persecuzione allo straniero mentre legifera l'impunità assoluta per le alte cariche dello stato e riscrive la storia assolvendo tutti i reo confessi, pluricondannati attori politici di tangentopoli e della stagione di mani pulite.

Che in questo paese il problema principale sia la repressione dei lavavetri,dei venditori ambulanti e dei mendicanti la dice lunga sulla natura delle scelte politiche del Governo e delle tante amministrazioni locali.

E' questo il paese che vogliamo? E' questo il paese che vuole la Cgil?

La Cgil, così come tutta la storia del movimento operaio e bracciantile ha sempre posto in primo piano la giustizia sociale, l'eguaglianza e non la legalità.

Era illegale l'occupazione delle terre, ma era giusta perchè rispondeva ad un bisogno sociale insoddisfatto e per questo la Cgil ha organizzato i braccianti, cioè i lavoratori senza terra.

La Cgil è sempre stato Sindacato generale di rappresentanza dei bisogni delle classi sociali subalterne, il Sindacato della solidarietà. Anche a costo di scontrarsi con la cosiddetta complessità sociale o con il razzismo dilagante.

Bologna, 29 agosto 2008

rete 28 aprile
Coordinamento regionale Emilia Romagna

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