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(20 Marzo 2003)
Dalle Azzorre Bush e i suoi fidi Blair ed Aznar (con l’appoggio politico della ruota di scorta Berlusconi) hanno lanciato il loro diktat di guerra preventiva e di morte contro i popoli dell’Iraq el’umanità intera, azzerando definitivamente il ruolo dell’ONU.
Qualche ora dopo a Milano, in un feroce agguato, la teppaglia nazifascista ha assassinato il compagno Davide Cesare e ferito altri due.
Alla disperazione dei compagni, radunatisi al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Paolo per avere notizie ed esprimere il proprio dolore, polizia e carabinieri rispondevano alla cilena o, meglio, alla genovese, spaccando denti, teste, ossa, accanendosi contro le donne, ammanettando gli amici di Davide ai letti dell’ospedale.
Solo poche ore prima a Gaza i bulldozer dei militari israeliani schiacciavano a morte la pacifista statunitense Rachel Corrie, distesa a terra per impedire la demolizione di case palestinesi.
Davide, un compagno generoso e determinato, un militante antifascista, un lavoratore che lottava contro le ingiustizie e lo sfruttamento: uno di noi.
Rachel, una pacifista, una militante internazionalista, che ha speso tutte le sue energie in difesa del popolo palestinese: una di noi.
Mentre stiamo precipitando nell’orrore della guerra imperialista, in questo clima di piombo e sangue riemergono dalla pattumiera della storia i tristi spettri di un passato che tenta sempre di ritornare proprio nei momenti più critici della nostra storia: i fascisti che rispuntano con il loro atroce bagaglio di morte privandoci di un giovane compagno; le forze dell’”ordine” che fanno la faccia (e non solo quella) feroce nei confronti dell’antagonismo e del conflitto sociale.
Non ci faciamo intimidire dagli agguati fascisti, a cui va negata ogni agibilità politico-sociale-culturale, né incastrare dalle criminalizzanti provocazioni poliziesche.
Continuiamo la nostra lotta con il cuore gonfio di dolore e di amarezza, ma anche con la necessaria consapevolezza che ci muoviamo lungo la strada tracciata da Davide e da Rachel.
Basta con i criminali fascisti!
Stop ai pestaggi degli uomini in divisa!
Mobilitiamoci immediatamente contro la guerra, nei luoghi di lavoro, nelle piazze, nei quartieri!
Costruiamo lo sciopero generale contro la guerra!
DAVIDE e RACHEL sono vivi e lottano insieme a noi,
le loro/le nostre idee non moriranno mai!
CONFEDERAZIONE COBAS
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