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La grazia di Napolitano

La grazia di Napolitano

(6 Aprile 2013) Enzo Apicella
Napolitano concede la grazia al colonnello Joseph Romano condannato dalla corte d'Appello di Milano per il rapimento Abu Omar

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(Il nuovo ordine mondiale è guerra)

Guerra alla guerra

dichiarazione dell'associazione Progetto Comunista

(20 Marzo 2003)

La guerra criminale di Bush e Blair contro l'Irak, col sostegno di Aznar e Berlusconi, ha come scopo la supremazia nel mondo e, quindi, il controllo delle sue risorse.

E' la guerra dell'imperialismo e del petrolio.

Il fatto che il solo annuncio della guerra -e quindi la certezza di morti e distruzioni- abbia risvegliato i listini delle Borse chiarisce una volta di più il volto disumano del capitalismo. La bandiera della "civiltà" impugnata da Bush e Blair contro i popoli arabi è solo ipocrisia e cinismo rivoltanti. L'unica bandiera della guerra imperialista -oggi come ieri- è la bandiera del profitto.

Per questo la bandiera autentica della pace non sarà mai impugnata e garantita dagli istituti del capitalismo mondiale. Né dall'ONU, già responsabile di un embargo genocida contro l'Irak ed oggi più che mai luogo di scambi, ricatti, compravendite. Né dalla diplomazia franco-tedesca che rivendica unicamente il proprio diritto a concertare con gli USA il controllo del mondo.

Una pace vera -giusta e durevole- potrà essere imposta solamente da una rivoluzione socialista internazionale, capace di liberare il mondo dal capitalismo e di riconsegnarlo all'umanità.

Ora è il momento della mobilitazione: nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle piazze.

- Difendiamo l'Irak dall'aggressione: che siano le masse operaie e contadine irakene a rovesciare Saddam Hussein a favore di un proprio governo, e non i bombardieri americani e inglesi a favore di un governo coloniale.
- Nessuna base e spazio aereo va concesso all'aggressione.
- Assediamo ambasciate e consolati di Usa, Gran Bretagna e Spagna.
- Organizziamo il boicottaggio attivo e di massa di ogni attività di guerra.
- Occupiamo scuole e università.
- Promuoviamo ovunque scioperi contro la guerra sino allo sciopero generale italiano ed europeo.
- Imponiamo il ritiro delle truppe italiane dall'Afghanistan.
- Denunciamo gli interessi di guerra dell'ENI e delle aziende italiane interessate all'affare della ricostruzione: nazionalizziamole senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori.
- Cacciamo il governo Berlusconi, governo di guerra e di rapina: la sua caduta sarebbe la rottura del fronte internazionale di guerra e un incoraggiamento alla ribellione alla guerra in tutto il mondo.
- Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, unica vera garanzia di pace.

Associazione marxista rivoluzionaria
PROGETTO COMUNISTA
sinistra del PRC

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