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Verona: il consiglio comunale si schiererà contro il GATS?

un'ordine del giorno presentato dal PRC

(28 Marzo 2003)

Premesso che l’Accordo Generale sul Commercio nei Servizi (Marrakesh 1994), ha come obiettivo la progressiva liberalizzazione di tutti i servizi pubblici, con l’estensione della logica di mercato a tutti i campi fondamentali di attività umana, e che il vertice WTO di Cancun (Messico) – in programma per il mese di settembre 2003 – costituisce un appuntamento decisivo per la definizione dei nuovi accordi GATS (General Agreements on Trade in Services – Accordo Generale sul Commercio nei Servizi);

Considerato che l’osservanza delle regole del GATS non riguarda esclusivamente le Autorità Nazionali, ma anche le Autorità Regionali e Locali e che la gestione dei servizi pubblici compete ai diversi livelli istituzionali, posti sullo stesso piano dall’art. 114 della Costituzione;

Evidenziati i settori di negoziazione in ambito GATS: businnes, comunicazioni, edilizia ed ingegneria, distribuzione, istruzione, ambiente, finanza, sanità e servizi sociali, turismo, cultura sport e intrattenimento, trasporti, altri servizi;

Preoccupato per le gravi conseguenze che la liberalizzazione dei servizi può produrre in settori di fondamentale importanza nella vita dei cittadini, quali la sanità, i trasporti, l’educazione scolastica, la previdenza sociale, il servizio idrico;

Affermata l’indispensabilità di sottrarre tali settori al rischio di mercantilizzazione per ragioni di equità e sostenibilità e che l’Autorità pubblica deve farsi garante del soddisfacimento dei bisogni umani fondamentali;

Rimarcato che le liberalizzazioni dei servizi attuate in base al GATS rappresentano una forte limitazione della sovranità dei singoli Stati membri, nonché delle Autonomie Locali, in quanto non più sottoponibili a nuova regolamentazione pubblica, né sottraibili al regime GATS, salvo previo accordo in sede WTO per l’ottenimento del recesso, da compensarsi obbligatoriamente coll’individuazione di altri settori da liberalizzare;

CHIEDE AL GOVERNO ITALIANO

- di porre fine allo stato di segretezza nel quale si conducono i negoziati;
- di informare tempestivamente il Parlamento, le Organizzazioni delle Autonomie Locali, i cittadini, sullo stato delle trattative e sulle posizioni assunte dal nostro Paese, nonché sulle proposte che verranno avanzate presso la Commissione Europea;
- di rifiutare la sottoscrizione di accordi che estendano la liberalizzazione dei servizi. In particolare nel settore della sanità, dell’istruzione, della previdenza e nei servizi pubblici locali;
- di operare affinché si riduca l’invasività del GATS e si ristabilisca la sovranità nazionale e locale nella definizione dei regolamenti sulla fornitura dei servizi;

ALLE FORZE POLITICHE

- di promuovere campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla pericolosità delle questioni poste all’ordine dei lavori nel prossimo vertice WTO;
- di riaffermare l’importanza della gestione pubblica dei servizi in settori fondamentali per il benessere dei cittadini;

AL SINDACO ED ALLA GIUNTA

- di lavorare per la salvaguardia della gestione pubblica dei servizi locali;

DISPONE

l’invio del presente ordine del giorno al Presidente della Commissione Europea, al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Capigruppo Parlamentari, alle Associazioni degli Enti Locali ed agli organi di informazione.

Fiorenzo Fasoli

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