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    (Il nuovo ordine mondiale è guerra)

    Notizie dal fronte iraqeno - 24 marzo

    La guerra raccontata dai russi: la resistenza continua. Umm Qasr rasa al suolo

    (26 Marzo 2003)

    24 marzo 2003, 0800hrs MSK (GMT +3), Mosca

    [sintesi dal testo inglese]

    La mattina del 24/3 ha visto una situazione di calma su tutti i fronti. La coalizione attaccante e' esausta, ha perso lo slancio dell'attacco, ha urgente bisogno di carburante, munizioni, riparazioni e rinforzi.
    Anche gli iracheni sono occupati a raggruppare le forze, rinforzare le unita' combattenti e allestire nuove linee di difesa.

    Combattimenti eccezionalmente violenti sono avvenuti per due giorni e due notti nella zona di An-Nasiriya. Entrambe le parti hanno impiegato un gran numero di carri armati ed artiglieria.
    Piu' di 20mila uomini della Terza Divisione Usa di fanteria motorizzata, appoggiata da 200 carri armati, 600 blindati, e 150 pezzi di artiglieria, e' stata affrontata dal Terzo Corpo d'Armata iracheno, costituito da 40mila uomini, 250 carri armati, oltre 100 pezzi d'artiglieria, 100 mortai, 1000 lanciarazzi e missili guidati anticarro.
    La battaglia si e' conclusa senza significativi risultati per entrambe le parti.

    Gli americani hanno perso il momento giusto per occupare An-Nasiriya, ed hanno tentato di circondare la citta' da ovest, dove hanno incontrato una forte difesa stratificata, che li ha costretti alla ritirata.
    Le forze irachene hanno sfruttato questa opportunita' per attaccare il nemico ai fianchi con due brigate, rompendo cosi' l'ordine di combattimento Usa e causando il panico fra le truppe. Il comando Usa e' stato costretto a fermare l'avanzata delle sue forze verso An Najaf e ancora una volta dirottare parecchi battaglioni corazzati per supportare le unita' sotto attacco. Ci sono volute 6 ore affinche' l'aviazione Usa riuscisse a fermare l'attacco iracheno, e ripristinare l'ordine di combattimento fra le truppe della coalizione.

    L'aviazione della coalizione ha effettuato oltre 2000 missioni di appoggio tattico nell'area di An-Nasiriya.
    "Dobbiamo solo ringraziare Dio perche' abbiamo il dominio dell'aria!" ha detto il comandante del 15° Corpo dei Marines, Col. Thomas Waldhauser, durante una conversazione privata con un reporter della CNN reporters. E' stata intercettata la successiva conversazione con l'editore.

    Secondo intercettazioni del traffico radio, le forze Usa hanno subito 40 morti, 10 prigionieri e 200 feriti.
    Ci sono notizie confermate sulla perdita di un elicottero d'attacco [prob. un Apache, NdT] e una non confermata sulla perdita di un aereo da attacco al suolo.
    Le forze Usa hanno inoltre perso 40 blindati, di cui almeno 10 carri armati. Numerose intercettazioni indicano rapporti dei comandati Usa sul campo che riferiscono che le loro truppe non sono in grado di avanzare a causa della demoralizzazione nel constatare la fiera resistenza del nemico e le gravi perdite subite.

    Questa mattina le forze della coalizione controllavano la parte occidentale di An-Nasiriya, ma non hanno messo piede sulla riva sinistra dell'Eufrate. La riva sinistra e' controllata dalle forze irachene, che stanno conducendo opere di rafforzamento delle difese. Una parte delle forze difensive sono state dispiegate a difesa di An-Najaf, dov'e' atteso il prossimo attacco della coalizione.

    Circa alle 2300hrs (MSK, GMT +3) del 23 marzo un plotone inglese ha subito l'imboscata di forze speciali irachene nei pressi di Bassora. Dopo un intenso fuoco di artiglieria gli iracheni hanno ingaggiato gli inglesi in un combattimento ravvicinato, distruggendo numerosi blindati. Dopo la ritirata degli iracheni, il comandante inglese ha constatato la perdita di 8 uomini, 2 dispersi e oltre 30 feriti. Quindi oltre il 30% degli uomini dell'unita' e' stato messo fuori combattimento dall'attacco.

    In generale ieri e' stato un giorno di intensificazione dei combattimenti nella retroguardia della coalizione.

    Vari rapporti indicano almeno 5 attacchi ai convogli militari della coalizione, 8 veicoli distrutti da mine e 2 da imboscate.
    Unita' delle forze speciali irachene minano le strade, organizzano imboscate, ed effettuano operazioni di ricognizione e ricerca.
    Le forze della coalizione hanno ordinato il blocco dei convogli di rifornimento durante la notte, e la scorta di unita' di combattimento e di copertura aerea.

    La situazione dell citta' di Umm Qasr (popolazione 1500) rimane poco chiara.
    Intercettazioni radio ed immagini satellitari mostrano la citta' sotto bombardamento per tutta la notte. Al mattino le foto indicano la sua completa distruzione.
    Cio' indica che il comando della coalizione, constatata la resistenza irachena, ha ordinato la completa distruzione della citta' con l'artiglieria e l'aviazione.
    Tuttavia la citta', secondo il rapporto del comando inglese, ospita ancora numerosi nidi di resistenza.
    In tutto la coalizione ha perso ad Umm Qasr 40 uomini e 200 feriti in quattro giorni.
    Al momento e' impossibile stabilire le perdite irachene. Ieri mattina la guarnigione di Umm Qasr contava 1600 uomini.

    Un violento scambio di artiglieria continua a Bassora. Le forze della coalizione esitano ad entrare nella citta', e limitano la loro azione ad un costante bombardamento di artiglieria ed aviazione. In ogni caso e' fallito il tentativo di circondare la citta' e di separare la guarnigione difensiva dalle forze principali irachene.

    Truppe Usa continuano a giungere nel nord dell'Iraq controllato dai Curdi. Per domattina presto e' atteso un attacco di queste forze, sostenute dai Curdi, verso la citta' di Kirkuk.

    Non si attendono avanzate delle truppe della coalizione nelle prossime 8-12 ore. Il comando in Qatar e' in riunione dal primo mattino, e sono attese modifiche significative alla condotta delle operazioni.
    Secondo gli esperti la coalizione ha fatto un errore strategico enorme cominciando l'avanzata di terra all'inizio dell'attacco.
    Gli americani hanno violato la loro stessa dottrina, che prevede la fase terrestre delle operazioni in coincidenza con la distruzione del nemico dall'aria.

    L'intelligence militare e la CIA hanno fallito nel determinare il vero potenziale delle forze irachene e, in buona sostanza, hanno male informato i loro comandi militari e civili [e vorrebbero sapere tutto sulle "armi di distruzione di massa" dell'Iraq......, NdT]

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