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(30 Giugno 2011) Enzo Apicella

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Con Brunetta è l'ora di dire basta!

(23 Maggio 2009)

Il decreto legislativo del ministro Brunetta è un attacco senza precedenti ai servizi pubblici, al potere di acquisto e di contrattazione dei lavoratori, ai loro diritti, nel tentativo di trasformarci in sudditi di questa specie di "miracolato" ministeriale.

In quest'ultimo anno Cisl, Uil e Ugl hanno permesso al Governo di:

· triennalizzare i contratti (così, ci perdiamo ancora di più salario);

· umiliarci con 40 euro lordi di aumenti contrattuali mensili;

· riumiliarci con l'indennità di vacanza contrattuale (8 euro al mese) al posto degli arretrati.

Oggi, Bonanni (Cisl) e Angeletti (Uil) fanno finta di protestare col Governo per questo ultimo attacco al lavoro pubblico, limitandosi a obiettare a Brunetta di non avere concordato con loro i tagli al salario accessorio!!!

E la Cgil? Nella contrattazione decentrata si sta adeguando alla triennalizzazione e, invece di mobilitare i lavoratori, pensa a riallacciare l'alleanza (a perdere) con Cisl e Uil, che nel frattempo hanno concesso a Brunetta di tutto e di più.

È stata istituita anche la cosiddetta Autorità Indipendente per la Valutazione, allo scopo di ridurre il salario accessorio, nel senso che solo un quarto dei lavoratori (oggi sono il 90%) potrà prendere il massimo della produttività, metà del personale avrà solo il 50%, un quarto non avrà nulla, cioè non prenderà un euro di salario accessorio.

il Governo, con la scusa dell'efficienza e della meritocrazia, effettua a man bassa tagli al salario (non solo riferito alla produttività, ma anche alle progressioni economiche dosate col contagocce) e tagli di personale (tra pensionamenti senza il subentro di nuovi assunti e mancate stabilizzazioni dei precari, sono ormai decine di migliaia i posti di lavoro persi solo nell'ultimo anno).

Siamo di fronte a un progetto di pratica cancellazione della contrattazione sindacale e di sua sostituzione con provvedimenti legislativi, in un quadro in cui le risorse finanziarie da destinare al personale sono schiacciate tra vincoli sempre più asfissianti di bilancio e leggi finalizzate a ridurre drasticamente la spesa pubblica.

Il cerchio, insomma, sta per chiudersi, con la conseguenza che a rimetterci saranno i servizi pubblici (privatizzati e con costi sempre in aumento a carico dei cittadini) e saranno i lavoratori, che si vedranno tagliare i loro salari già bassi e saranno istigati a mettersi gli uni contro gli altri per i pochi aumenti previsti per una piccola minoranza del personale.

Così, i "fannulloni" sono serviti! Anzi, peggio ancora, si fanno loro saltare a data imprecisata le stesse elezioni di RSU. A far loro sapere quando si terranno, sarà il "miracolato".

Per noi, invece, sarà il caso di pensare a liberarcene, intanto mobilitandoci per un grande sciopero nazionale di tutto il pubblico impiego, da effettuare presto perché quel decreto entrerà in vigore in tempi brevi.

COBAS PUBBLICO IMPIEGO - Pisa

Commenti (1)

UN VOLGO DISPERSO, REPENTE SI DESTA,
INTENDE L'ORECCHIO, SOLLEVA LA TESTA.....

E' QUESTO IL PERIODO IN CUI COLLEGHI INFERMIERI MI VENGONO NELLA MENTE LE PAROLE DI MANZONI NELLA TRAGEDIA "ADELCHI" PERCHE' LA CATEGORIA DEGLI INFERMIERI MI SEMBRA QUASI UN VOLGO DISPERSO PERCHE' PRIVO DI COSCIENZA NAZIONALE, TIMOROSO, CONFUSO....PERCHE' TANTA PAURA? SIAMO PROFESSIONISTI QUALIFICATI, MOLTO RICERCATI, DI NOI C'E' UN GRAN BISOGNO, NESSUNA MACCHINA PUO' SOSTITUIRCI, EPPURE NON SIAMO CAPACI DI FARCI VALERE, DI FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE.....GLI INFERMIERI IN ITALIA SONO MENO PAGATI RISPETTO AI COLLEGHI DEGLI ALTRI PAESI EUROPEI, OGNI TANTO CI DANNO UN CONTENTINO ECONOMICO A PARER MIO UNA PICCOLA FETECCHIA CHE POI IN QUALCHE MODO CI VIENE PURE TOLTA, LE COSE PEGGIORANO SEMPRE PIU', DITEMI VOI SE NON E' GIUNTO IL MOMENTO DI INTENDERE L'ORECCHIO E SOLLEVARE LA TESTA....
BISOGNA SCIOPERARE!!!!!ORGANIZZARCI, GARANTIRE GLI INTERVENTI URGENTI, L'ASSISTENZA DI BASE E POI INCROCIARE LE BRACCIA, LA NOSTRA NON DEVE ESSERE UNA LOTTA CONTRO I NOSTRI ASSISTITI CHE RISPETTIAMO E AMIAMO, MA DEVE ESSERE UNO SCUOTERE LE COSCIENZE, UN FAR SENTIRE LE NOSTRE VOCI, IN NOME DI QUEL RISPETTO CHE TANTO MERITIAMO.

(28 Maggio 2009)

LOREDANA SCHIAVONE

loredana.schiavo5da7@alice.it

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