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LOCKERBIE - La storia non raccontata

La storia vera, non raccontata dietro il volo PAN AM 103

(22 Agosto 2009)

"Pensavo di dirigere una compagnia aerea, non un servizio di corrieri del narcotraffico"
Thomas Planket – Presidente Pan American Airlines

Negli ultimi tempi si è molto parlato della Libia come di uno stato che appoggiava il "terrorismo", particolarmente in riferimento all'attentato di Lockerbie.

Alle 19.03 del 21 dicembre 1988 il volo Pan Am 103 esplose in volo. I 259 passeggeri e membri dell'equipaggio che si trovavano a bordo e 11 residenti di Lockerbie in Scozia dove caddero i rottami vennero uccisi. Dopo diversi anni di indagine, nel novembre del 1991, gli Stati Uniti ed il Regno Unito annunciarono pubblicamente che erano state raccolte prove sufficienti che chiedere che la Libia consegnasse due cittadini libici, presunti funzionari governativi, perché venissero processati negli Stati Uniti o nel Regno Unito.

La Libia venne sottoposta dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU a delle pesanti sanzioni che ne paralizzarono l'economia e quindi giunse alla decisione di consegnare i due presunti colpevoli di aver messo la valigetta con la bomba a bordo dell'aeroplano e di pagare un risarcimento ai familiari delle vittime.

La Libia ha pagato sotto l'esplicita obiezione che la Libia non aveva assolutamente nulla a che fare con la tragedia di Lockerbie del volo Pan Am 103 e perciò non poteva essere resa responsabile. Sui media mondiali questa obiezione non è mai stata menzionata.

Questa ingannevole soppressione dell'intera dichiarazione da parte delle principali agenzie stampa mondiali ha portato alla nozione generalmente accettata ma nondimeno totalmente sbagliata che se hanno pagato lo hanno fatto.

Perché la Libia paga? Per riacquistare il completo status diplomatico ed economico. Ciò avrebbe permesso alle compagnie petrolifere, in particolare degli USA a scapito di quelle europee ed asiatiche, di negoziare contratti del valore di centinaia di miliardi di dollari per trivellare i campi petroliferi statali. Esplicita era stata pure la minaccia da parte degli USA di sottoporre la Libia ad un attacco simile a quello subito dall'Iraq nel 1991.

Secondo Tam Danyell, parlamentare scozzese di Lockerbie, si trattò di un "accordo d'affari" ed al processo uno dei due libici venne assolto e l'altro condannato all'ergastolo. Ammesso che si possa parlare di processo, considerata la corruzione di testimoni, le false prove impiantate, la natura dei testimoni stessi (quasi tutti agenti dei servizi segreti di USA e Gran Bretagna). Infatti, gli agenti dell'FBI arrivarono sul luogo dell'incidente prima della polizia locale, ed avevano dovuto fare i bagagli, prendere a noleggio un aereo o volare a Londra, volo che dura sei ore. (David M. Hoffman-"The Politics of Terror")

La storia vera, non raccontata del volo PAN AM 103

Al tempo, i familiari delle vittime del volo Pan Am 103 avevano iniziato una causa multimiliardaria contro la Pan Am Airlines e la sua compagnia di assicurazioni. La compagnia di assicurazioni, esposta a questa enorme perdita, assunse una piccola società poco conosciuta di New York City, chiamata Interforce.

L'Interforce è un’organizzazione di ex agenti dell’intelligence, CIA, DIA, MI-6, Mossad, BND ecc., che si erano messi in proprio per offrire i loro servizi al settore privato, banche e grandi società, quando la storia di copertura che mettono fuori i servizi di intelligence occorre che sia rivelata, rimossa e presentati i fatti reali.

L'Interforce condusse un’indagine minuziosa, dettagliata e particolareggiata su ciò che accadde al volo Pan Am 103. Il rapporto dell’Interforce, con tutta la documentazione e le prove fu presentato a diversi membri del Congresso USA. James Trafficante, Democratico dell’Ohio, fu l’unico congressista che non soltanto pubblicò un comunicato stampa basato su questa documentazione ma andò davanti al Congresso per metterla agli atti e chiedere un’inchiesta. Poco tempo dopo che James Trafficante pose la questione del Pan Am 103 venne preso di mira per la rimozione dal Congresso, furono portate contro di lui false accuse di essere coinvolto nell’accettazione di tangenti, fu destituito dal Congresso e messo in prigione.

Secondo il rapporto investigativo dell’Interforce, il volo Pan Am 103 “era un aeroplano che trasportava otto agenti della CIA impegnati nel dirigere il narcotraffico utilizzando come collaboratore Monzer al Kassar, un operativo di alto livello della DEA (Drug Enforcement Agency)”. Il rapporto continua: “La DEA e la CIA utilizzavano da anni la Pan American Airlines per trasportare droghe pesanti, narcotici ed eroina che vengono distribuiti dalla CIA e dalla DEA a Detroit, St. Louis, Los Angeles e New York. Il volo Pan Am 103 è stato preso a bersaglio dalla CIA e fatto esplodere in aria perché i suoi agenti stavano ritornando negli Stati Uniti senza autorizzazione per rivelare la copertura della loro operazione”.

Questo è stato documentato in maniera precisa dall’Interforce e John Picton sul Toronto Star, in un articolo del 28 gennaio 1990, rivelò proprio i fatti reali: “Otto agenti della Central Intelligence Agency a bordo di quel volo, un gruppo guidato dal Magg. Gen. Carl Dennis McKee, 43 anni, della Defense Intelligence Agency, dei Rangers, unità di elite aviotrasportata, dei Berretti Verdi, capo squadra per il gruppo del narcotraffico di Oliver North e descritto dalla rivista Time come ‘un arsenale ambulante di pistole e coltelli’”.

L’American Radio Works produsse un documentario di un’ora per settecento stazioni ed anche questo avanzò prove che confermano che agenti della DEA trafficavano in droga a Nicosia, Cipro, ed in altri posti, ma furono catturati a Nicosia e diversi di loro dell’ufficio di Cipro erano sul volo Pan Am 103 e furono uccisi. Quindi il programma racconta la storia di due libanesi da vicino a Tripoli della famiglia Kabbara, che vennero catturati all’aeroporto internazionale di Roma con una scorta di eroina nascosta in attaccapanni di plastica. Il tribunale di Roma dichiarò che l’eroina era destinata agli Stati Uniti e che i Kabbara erano nel libro paga del governo degli USA. L’ufficio della DEA di Cipro lo negò ma i giudici italiani respinsero le argomentazioni: “L’attaché nel paese Michael Hurley non può essere creduto”. Michael Hurley appare anche nei tribunali USA, alla Corte Federale della Florida meridionale, dove lo stesso Hurley ha fornito testimonianza e ha dichiarato che in Libano duecento informatori erano sul libro paga della DEA e controllavano le consegne che venivano organizzate due volte l’anno. Tutto ciò faceva parte dell’affare Iran-Contra. Infatti, secondo la polizia italiana, i Kabbara a Roma avevano una società chiamata Kinex (Kabbara International Export). All’inizio degli anni ’80 la Kinex acquistava forniture militari da fornitori USA e le spediva in Iraq. Qui troviamo l’affare Iran-Contra e gli Stati Uniti che cercano di mettere Iraq ed Iran l’uno contro l’altro. La polizia scoprì che i telefoni della Kinex suonavano nell’ambasciata degli Stati Uniti a Roma (che pagava anche la bolletta), collegando così l’ambasciata USA, la DEA, la CIA ed i corrieri della droga.

Nei resoconti del Toronto Star, che deriva da quello dall’Interforce, e di altri si pubblica che un rapporto di campo segreto dell’FBI dichiara che “Nessuna valigetta partita da Malta, dove i libici accusati erano andati da Tripoli, è stata mai trasferita sul volo Pan Am 103. Vi era invece una unità speciale di intelligence chiamata Corea, nome in codice per operazioni di narcotraffico della CIA utilizzando società di facciata come Stevens, Mantra Corp., AMA Industries, Wildwoods Indio-Video e Condor Television. Questa organizzazione clandestina gestiva il traffico di eroina insieme a Monzer al Kassar, un agente di alto livello della DEA con delle ben istituite rotte del contrabbando verso città degli USA”.

Il 17 dicembre 1990 la rivista Barron's Financial Weekly riprese questa storia e pubblicò che “Al Kassar era parte della rete dell’Iran-Contra soprintesa da Oliver North e collegato ad Albert Hakim, l’intermediario per il Magg. Gen. Secord dell’aeronautica USA, nel trasferimento di droga nelle città degli USA da parte della DIA e dell’Operazione Corea della CIA”.

L’articolo di Barron’s citava il presidente della Pan Americab Thomas Planket che, dopo avere letto il rapporto investigativo dell’Interforce, affermò: “Intendete rivelarmi che la CIA, la DEA, utilizzano da diversi anni la Pan American Airlines per trafficare in droga. Pensavo di dirigere una compagnia aerea, non un servizio di corrieri del narcotraffico"

Come già menzionato, il rapporto Interforce non fu soltanto pubblicato dal Toronto Star e da Barron’s, ma James Trafficante lo inserì nel registro del Congresso ed insistette perché venisse discusso. A dire il vero, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, quando impose le sanzioni lo fece nonostante che il rapporto Interforce e gli articoli su Baron’s ed il Toronto Star fossero stati distribuiti alle Nazioni Unite e presentati al Consiglio di Sicurezza, ma ciò non ebbe alcuna importanza.

“L’attentato alla Pan American è collegato alla doppiezza e ad una trama di narcotraffico della CIA” era il titolo del Toronto Star del 12 novembre 1989: “Washington – La squadra di otto agenti della CIA che era a bordo del volo Pan Am 103 lo scorso 21 dicembre dopo avere concluso una missione per ostaggi a Beirut. Gli agenti erano furibondi quando scoprirono che l’operazione della Central Intelligence Agency in droga ed armi sarebbe stata intensificata ed il leader del gruppo di agenti Magg. Gen. McKee decise che era il momento di svelare l’operazione. Una delle persone importanti nel rapporto, il quarantaduenne Monzer al Kassar, che deteneva due passaporti brasiliani e condivideva gli uffici con molti degli agenti della CIA, entra nel quadro quando al BKA della Germania Ovest vengono fornite informazioni sulle operazioni del contrabbando di droga della CIA centrate sull’aeroporto di Francoforte. Gli addetti ai bagagli sanno quali bagagli cercare e li sostituiscono sistematicamente con dei bagagli identici contenenti la droga che mettono a bordo. Il carico veniva trasferito ad agenti delle dogane concorrenti sulla scena. Le rotte interne operarono stabilmente per lungo tempo. Il BKA e la CIA informarono al Kassar che doveva continuare con i suoi itinerari del narcotraffico, specialmente negli Stati Uniti e nelle loro città”.

E l’articolo su Barron’s di Maggie Mahar afferma che “Tutti gli introiti del narcotraffico sono forse di $500 miliardi annui, fondi integrati nel sistema bancario USA e processati attraverso la Morgan Stanley, la Chase Manhattan, la Citibank, la First National”.

Questi 500 miliardi di dollari si manifestano in quote di controllo di titoli di importanti società USA come Ford Motor Company, AT&T, General Electric ecc. Non si possono distinguere le operazioni della delinquenza o dei narcotrafficanti dal normale funzionamento del capitale finanziario negli Stati Uniti come nel resto del mondo.

La classe dominante è una cospirazione criminale, la natura del potere capitalista e la natura dello stato sono articolate precisamente in questi articoli, la capitolazione di Lockerbie è il paradigma del modo nel quale funziona il capitalismo e la storia nascosta dell’attentato di Lockerbie esprime chiaramente quale realmente sia la natura del dominio imperiale.

15 giugno 2009

Freebooter® 2009
http://freebooter.da.ru/

Commenti (1)

Perche' solo qui.

So che tante cose non si possono fare,ma proporrei un impegno maggiore affinche' tali verita' venissero meglio rese note.

(23 Agosto 2009)

Delfo Frusone

matteo.frusone@tele2.it

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