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(2 Giugno 2010) Enzo Apicella
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Allevamenti industriali: fabbriche di virus

(27 Agosto 2009)

Non mi stanco di denunciare le follie del modo industriale e globalizzato di produrre i cibi di cui ci nutriamo, il modo intensivo di produrre le carni, con centinaia di migliaia di maiali, vitelli o polli reclusi e stipati in gabbie, nutriti e abbeverati con sistemi automatici, cresciuti a forza di antibiotici per prevenire le malattie e aumentare il peso (il 70% degli antibiotici impiegati negli Stati Uniti viene somministrato ad animali sani per contrastare gli effetti della scarsità di igiene e del sovraffollamento).

Da queste condizioni di estrema concentrazione e di scarsa igiene, stanno nascendo virus nuovi, che già uccidono le persone. I CDC (Center for Discases Control) stimano che ogni anno due milioni di persone contraggono una infezione resistente agli antibiotici e 80.000 ne muoiono.
Oggi i sistemi industriali di gestione degli animali e dei liquami degli allevamenti sono una pericolosissima bomba ecologica che può colpire soprattutto quel miliardo di esseri umani, soprattutto in Africa e Asia, concentrati nelle periferie urbane, in condizioni biologicamente vulnerabili (malnutriti) e in condizioni igienico sanitarie pessime, non raggiungibili da vaccini o medicine.
Le multinazionali che in maggioranza gestiscono queste imprese parlano di una domanda di mercato delle carni in grande aumento e questo è il metodo per soddisfare la richiesta.

Come al solito, la grande assente è la politica che, quando si tratta di mettere regole alla economia, guarda da un’altra parte, non previene i disastri, e poi accolla alla spesa pubblica il peso dei danni che potevano essere evitati.
La crisi finanziaria, nata negli USA dalle truffe di istituti di credito ai danni di istituzioni finanziarie di mezzo mondo, è nata dal non rispetto delle regole (la famosa deregulation), dalla mancanza dei controlli delle istituzioni politiche, e poi i soldi per rimediare sono venuti fuori dai bilanci dello Stato.
I truffatori e i fabbricatori di virus possono dormire tranquilli, le sorti del mondo le decidono loro.

Chi parla di contenimento delle nascite, sviluppo sostenibile, autosufficienza alimentare ed energetica di ogni nazione, fonti rinnovabili, piccolo e diffuso modo di produrre sia cibi che energia, è solo un innocente sognatore, e non so quanto tempo ancora ci vorrà per capire che è questa l’unica strada da percorrere.
Ma capitalisti e preti sono in trincea affinché nulla cambi, e noi siamo liberi di crepare di qualche “pandemia”, magari programmata, dove si salvano solo i più ricchi.

Paolo De Gregorio

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Commenti (3)

il giuramento d'ipocrita

L'uomo ha fatto politica fin dai tempi delle caverne.In tanti diciamo che c'e' un mestiere che e' fra i piu' antichi del mondo e riguarda un po' l'universo delle donne,ma il mestiere piu' antico del mondo e' sempre stato innato negli esseri umani ed e' l'istinto di sopravvivenza.Nel momento in cui si manifesta un pericolo per l'essere umano,scatta un meccanismo che va al di la' del ragionamento e che porta questa macchina meravigliosa ad assumere un comportamento di difesa naturale che sfugge quindi a qualsiasi "pianificazione di difesa".E' un automatismo naturale incontrollabile dettato dal senso inafferrabile.Per questo,oggi si cerca di catturarlo e usarlo a proprio piacere,studiandolo nell'essenza,ma ottenendo nient'altro che informazioni chiuse che si ripercuotono in modo devastante sulla scienza stessa che cerca di circoscriverlo.Le pandemie cercano di fare cio':sviluppano questa sorta di meccanismo della tensione nella societa',per controllarla,per tenere a bada le masse ,gli uomini,le donne che cercando di vincere il problema contingente,dimenticano e sono distolti dalle barbarie che si perpetrano nel mondo politico sociale ed economico,ogni giorno.Ho sempre sostenuto a dispetto di tanti studiosi illuminati su questa materia,che cio' che muove il "mondo al contrario" non e' ne' la droga,ne' le armi,ne' lo sfruttamento di uomini e donne in genere,ma l'induzione della paura che genera in contrapposizione,il rimedio.E il rimedio e' la cura della vita in genere,un meccanismo subdolo che assolda nel mondo migliaia di "dottori" compiacenti con la volonta' di dominare il mondo,quindi di gestire le menti ed i corpi.A chi di dovere vorrei ricordare che il giuramento che hanno fatto e' quello d'Ippocrate.Oggi per molti di loro e' diventato d'ipocrita.

(30 Agosto 2009)

Delfo Frusone

matteo.frusone@tele2.it

giuramento

temo che il giuramento in medicina non si faccia da tempo (spero in smentite), resta comunque il codice deontologico in teoria, anche se in pratica... é un genere letterina a babbo natale, "sarò più buono"...
il fatto é che la medicina occidentale non brilla per eticità, ne ha mai brillato.

(31 Agosto 2009)

pollon sbattimento

capasciacqua@gmail.com

Materialismo o idealismo?

Materialismo o idealismo? nella trattare una questione occorre essere il più possibile scientifici, cioè materialisti. La scienza o è materialista o non è scienza. Occorre poi saper considerare l'aspetto principale della contraddizione, gli aspetti secondari e il nesso tra le contraddizioni principali e quelle secondarie. Nel fare questo prima di tutto devo dire che esprimo solidarietà anticapitalista e l'aspetto principale tra le mie vedute e le tue sostenzialmente è l'aspetto delle identità di vedute. Secondariamente esprimo una critica al tuo articolo perchè credo che tu non abbia centrato la questione principale: non c'è nessuna pandemia in corso, non ci sono fondamentalmente virus dai quali dobbiamo difenderci e l'allarme scatenato in questi giorni serve solo a rafforzare il grande capitale farmaceutico, null'altro. Per arrivare a questa conclusione occorre farsi scientifici, occorre andare a fondo su questioni tutt'altro che scontate. D'altra parte c'è del vero quando dici che l'allevamento capitalistico delle bestie produce "mostri" proprio da quel modo di fare... solo che è citato a sproposito - se non opportunamente chiarito - nelle condizioni di oggi in cui tutti girano con la paura immanente del virus cattivo, che poi è una raffigurazione metafisica degli interessi materialistici del grande capitale farmaceutico. Il punto di fondo è che in queste operazioni sensazionalistiche non c'è nessuna causa reale, nessun virus che provochi quel che dicono. I virus ci sono ma sono anche parte integrante della vita, è tutta questione di non creare le condizioni affinchè possano prevalere. Non sono da sterminare, se non in casi molto particolari e comunque gestiti correttamente. Il 24enne su cui è stata inscenata quella farsa patetica probabilmente aveva già problemi di debolezza immunitaria per altre ragioni (dallo stress alla cattiva alimentazione ad altre questioni... di cui nessuno ha detto nulla) e dove evidentemente qualunque virus (anche A-H1N1) avrebbe avuto buon gioco a svilupparsi. Buono il pretesto per tenere calda la tensione: il vaccino, di cui ancora poco si sa su reale efficacia e sicurezza (la reazione indotta può dare effetti anche gravi colpendo organi importanti e nessuno ragionevolmente sa quali effetti la reazione potrebbe avere sul feto nel primo trimestre di gravidanza e successivamente), forse sarà pronto per circa il 20% della popolazione (ma forse molto meno) a novembre e per un'altra analoga parte della popolazione (ma complessivamente ancora piccola) per i primi mesi del prossimo anno... ciò la dice lunga sulla questione delle vaccinazioni di massa che sono sostanzialmente una utopia e presumibilmente non servono a molto. Il virus, ammesso che rimanga così come è, per allora sarà entrato e uscito da migliaia di corpi senza produrre nulla o al massimo qualche breve giorno di malattia con febbre (una classica breve influenza) forse in qualcuno concorrerà a dare quadri clinici anche gravi, ma questo succede ogni anno per qualunque influenza o altra malattia virale che fa qualche migliaio di morti senza che il mondo si agiti tanto. Chi lo dice alle industrie farmaceutiche che i loro impianti per produrre questo vaccino (e l'associato vaccino per il nuovo virus stagionale) e gli antivirali in questi mesi in quantità elevate possono essere mandati al macero perché l'allarme è cessato e comunque il virus è abbastanza innocuo da non richiedere queste terapie? Chi rimborserà alle suddette i miliardi di investimenti che non avrebbero ritorno economico se non venisse più acquistato il vaccino e gli antivirali dai Governi che non vedessero più la necessità di spendere oltre 10 miliardi di dollari? E poi sulla stessa scia il virus non muterà altrimenti tutto quanto prodotto sarà comunque da buttare e se mutasse potrebbe diventare assolutamente innocuo o più aggressivo... nessuno può saperlo a priori. E allora? tutto da rifare con altri miliardi da buttare! Se invece di mantenere periodicamente il terrore delle infezioni si investisse nel miglioramento serio e reale della qualità della vita dei popoli i microrganismi (virus compresi!) continuerebbero ad esistere e a viaggiare da un organismo all'altro e da un ambiente all'altro come fanno da miliardi di anni ma senza produrre problemi significativi. La politica è tutt'altro che assente: nel capitalismo gli Stati esistono come regolatori dei conflitti di classe e possono soltanto mediare tra gli interessi del popolo e quelli del grande capitale assecondando gli interessi del capitale, in quanto sono emanazione del capitale stesso. Non è un caso che i media, "pubblici" e privati si siano dati un gran da fare per rafforzare le tesi antiscientifiche dei sostenitori della vaccinazione di massa. Non c'è nessuna pandemia programmata, almeno per il momento, c'è solo l'inganno del capitalismo per vendere e protrarre lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo a scopo di profitto. Sul "giuramento d'ippocrita" ... l'ipocrisia stà proprio nella contraddizione tra la concezione del mondo e il metodo degli idealisti, dei reazionari e del sistema capitalista in generale. Sono "materialista" sulle leggi della natura, ma idealisti sulle leggi della società: fintanto che domina il capitalismo di questi inganni ne verrano fuori in continuazione. Dietro le promesse e le grandi parolone ci sono sempre gli interessi delle classi e le vittime ingenue che continuano a non vedere che il vero problema è il capitalismo continueranno sempre a credere in un mondo migliore che non può esistere che nella fantasia di chi non ha capito che dove c'è il capitale non ci può essere la pace.

(1 Settembre 2009)

francesco spighi

mli1@email.it

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