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(19 Giugno 2003)
Chi lotta in difesa delle conquiste dei lavoratori, chi si oppone alla barbarie imperialista, chi solidarizza coi popoli oppressi è sempre colpevole, anche se le prove bisogna inventarsele!!!
Questo è quanto non si può fare a meno di concludere dall’inchiesta aperta dal P.M. Montone contro quattro compagni comunisti di Trieste e dintorni accusati di “imbrattamenti” e “istigazione a delinquere”, in quanto presunti autori di scritte murali contro l’imperialismo fatte nel centro storico di Trieste. L’indagine è sfociata questa mattina in quattro perquisizioni eseguite da zelanti bastardi della DIGOS che non hanno perso occasione per provocare, deridere e minacciare i compagni.
Tutto questo accanimento si è risolto nel sequestro di opuscoli, giornali e volantini della propaganda comunista (peraltro spesso pubblicamente distribuiti) e di alcuni computers.
Più, quindi, che cercar prove per le loro fantomatiche inchieste (cosa c’entrano i computers per un’inchiesta su “imbrattamenti”?) vogliono colpire la propaganda comunista con continue angherie, pressioni psicologiche e intimidazioni.
Non possiamo che opporre alle loro prepotenze la nostra determinazione a lottare per la causa del comunismo!
Viva la lotta di classe!
No alla guerra imperialista!
Via la banda Berlusconi!
Trieste, 19/06/03
I compagni del foglio comunista “Rivoluzione” del Friuli Venezia Giulia
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