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(22 Febbraio 2009) Enzo Apicella

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Isola dei cassintegrati: accordo senza firma Eni-Ramco, i lavoratori proseguono la protesta

(7 Maggio 2010)

Sono 71 giorni che i lavoratori in cassa integrazione della Vinyls occupano l’isola dell’Asinara mentre i loro colleghi dal 7 gennaio occupano la Torre Aragonese di Porto Torres...

Una protesta che ha avuto, grazie all’impegno dei lavoratori, un forte richiamo mediatico e che si sperava potesse terminare oggi. Infatti fra gli occupanti c’era forte attesa per l’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo economico fra i commissari Vinyls, l’Eni e la Ramco, la multinazionale del Qatar interessata a rilevare gli impianti oggi chiusi. Dal Ministero assicurano che fra Eni e Ramco si è raggiunta l’intesa sui principali punti del piano che dovrebbe salvare il ciclo del cloro-cvm-pvc in Italia e, di conseguenza, gli stabilimenti di Porto Torres (Sassari), Porto Marghera (Venezia) e Ravenna. La multinazionale araba si è impegnata ad acquisire tutti gli asset della Vinyls e a presentare un'offerta economica nell'ambito della procedura di amministrazione straordinaria, inoltre ha assicurato al Governo che per almeno 4 anni verranno mantenuti i livelli occupazionali. . L'Eni, accusata in questi mesi dai lavoratori di ostacolare l’accordo con la Ramco, che più volte aveva manifestato il suo interesse per la Vinyls, ha dichiarato che fornirà materie prime e servizi per consentire l'immediato riavvio degli impianti. Dall’incontro emergono quindi notizie positive ma manca la cosa più importante, la firma di un accordo ufficiale che è stata rimandata di due settimane. Rimane quindi ancora incerta la sorte degli stabilimenti e degli operai che a tutt’oggi non sanno se e quando torneranno a lavoro.

Sull’Isola dei cassintegrati la delusione per una riunione che doveva essere risolutiva e non lo è stata è palpabile. “Rimarremo qui finché non ci verrà dato l’ordine di riavviare le macchine” avevano dichiarato giorni fa i lavoratori dall’Asinara, e così l’occupazione del vecchio carcere andrà avanti nonostante la stanchezza degli operai.

“Siamo delusi e arrabbiati - ha dichiarato Pietro Marongiu, uno dei leader dell'Isola dei Cassintegrati - Siamo qui a soffrire da 70 giorni e gradiremo che quei signori che devono decidere del nostro futuro si chiudano in quella stanza e escano solo dopo che hanno firmato l'accordo. I generi alimentari glieli mandiamo noi. La gente ci vuole bene e ce ne manda tanti!”.

6-5-2010

Valentina Valentini
(DirittiDistorti)

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