Capitale e lavoro :: Sanità pubblica: rottamare per privatizzare

Roma . Chiudono le postazioni notturne del 118. Salute dei cittadini a serio rischio

(6 Luglio 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

Con una nota del Direttore della Centrale di Roma viene soppressa, durante le ore notturne, la postazione di Prima Porta per carenza di personale, una chiusura che segue di soli pochi mesi la soppressione di un'ambulanza a S.Maria della Pietà e di una, nelle ore notturne, a piazzale degli Eroi; mentre in altri territori -es Ponza - le ambulanze pubbliche vengono sostituite con milionari appalti privati nonostante le resistenze dei cittadini. "Siamo alle solite - dichiara Licia Pera della sanità regionale della RdB/USB - con l'alibi della carenza di personale, certamente aggravato dalle ferie estive, si prosegue nell'intento di privatizzare un importante e delicato settore dell'assistenza: il soccorso in emergenza".

"Con questa ennesima chiusura è seriamente a rischio il diritto di una fetta di cittadinanza ad essere soccorsa, in caso di necessità, nei tempi previsti dalla normativa che non è l'unica ma è la prima condizione per un intervento efficace" prosegue la sindacalista.

"Le ricadute delle decisioni unilaterali della direzione di ARES 118 sul personale, in termini di carichi di lavoro e organizzazione del servizio, e sulla sicurezza dei cittadini ci hanno indotto a scrivere sia alla Presidente della Regione, nonché Commissario per la sanità - è ora che responsabilmente col suo mandato incominci a dire cosa vuole fare della sanità pubblica laziale ed in particolare del 118 - che al Prefetto, poiché in assenza di risposte concrete non ci resta che lo stato d'agitazione del personale dell'emergenza" conclude la sindacalista.

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