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Yemen: bambini oltre il confine

Migliaia di bambini sono vittime ogni anno del traffico clandestino tra Yemen e Arabia Saudita. Sono le famiglie stesse a inviarli: unica speranza in un paese in frantumi, con 7,5 milioni di persone al di sotto della soglia di povertà.

(2 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Roma, 2 Agosto 2010, red Nena News (foto www.gulfnews.com) - Sono migliaia gli immigrati yemeniti che ogni mese entrano illegalmente in Arabia Saudita. Secondo i dati del 2009, 2500 yemeniti oltrepassano la frontiera con l’Arabia Saudita ogni mese, un numero che cresce soprattutto in occasione dei pellegrinaggi o nel periodo che precede il Ramadan.

Disperati alla ricerca di lavoro, in fuga dalle drammatiche condizioni di insicurezza alimentare, in fuga anche dal perenne conflitto tra Nord e Sud del paese, che fanno dello Yemen uno degli stati più poveri del Vicino Oriente.

Soprattutto negli ultimi tre anni si è andato sviluppando il drammatico fenomeno del traffico dei minori dallo Yemen, inviati dalle stesse famiglie, a lavorare nel regno saudita. La terra di nessuno, così descrivono il confine tra Yemen e Arabia, le migliaia di minori che hanno oltrepassato la frontiera, un luogo dove si incontrano animali selvaggi, gang criminali e si rischia costantemente di venire acciuffati, picchiati e talvolta uccisi dalla polizia di frontiera saudita. Per chi compie il viaggio dall’altra parte, sono durissime le condizioni di vita: i bambini vivono in abitazioni abbandonate, senza servizi igienici, con uomini adulti spesso profughi anche loro, prevalentemente dalla Somalia: alcune volte vengono impiegati in lavori fisicamente pesanti, con paghe irrisorie, dalle quali devono sottrarre i soldi per il cibo. Subiscono continui abusi e maltrattamenti.

Secondo CHF, una ONG internazionale con sede negli Stati Uniti, oltre il 60% dei minori entrati illegalmente in Arabia Saudita alla ricerca di un’occupazione o solo per chiedere l'elemosina nella stagione del Ramadan, e’ stato vittima di molestie fisiche e oltre il 10% di abusi sessuali.

Se non vengono impiegati nei lavori di costruzione o nei cantieri, alcuni bambini, anche tra i 9 e i 12 anni, finiscono a contrabbandare loro stessi merci attraverso la frontiera, complici inermi nelle mani di clan malavitosi, dal momento che a differenza degli adulti, non vanno incontro a pene detentive di lungo periodo. I due terzi degli adolescenti che entrano illegalmente in Arabia, si ritrovano imprigionati in una vita senza futuro, nelle zone adiacenti ad Harradh, vicino al confine. “Lavorando di notte, senza alcuna istruzione scolastica”, dice Jamal al- Haddi, direttore di CSSW (una ONG locale yemenita “Charitable Society for Social Welfare”). Per le autorità saudite, impegnate nel tentativo di mettere un freno al contrabbando o ai traffici illeciti che si svolgono lungo il confine, non importa che siano bambini: in una visita nel 2008 al villaggio di al Khadour, sul confine yemenita, al – Haddi, ha scoperto che sono centinaia i bambini rimasti disabili in seguito alle ferite o alle percosse subite da parte della polizia di frontiera saudita.

Non esistono dati ufficiali e precisi sul traffico dei minori yemeniti. Il Ministro del Lavoro e degli Affari sociali yemenita afferma in realtà che il numero dei bambini vittime del traffico, sia sceso da 900 nel 2008 a 602 del 2009, grazie alle campagne di sensibilizzazione attivate tra governo saudita e yemenita. In realta' secondo i dati della polizia saudita, sarebbero stati 3500 i minori arrestati solo nel 2009 perche' illegali.

Le ONG yemenite mettono in luce i contorni drammatici di questo fenomeno, strettamente legato alle condizioni di vita della popolazione in Yemen, soprattutto nelle aree rurali o vicino alle zone geo-politicamente instabili, sia nel Sud che al confine con l’Arabia..

L’80% dei minori è stato costretto dai propri genitori a passare il confine. Una scelta obbligata, dettata dalle condizioni di estrema povertà di molte famiglie yemenite soprattutto tra gli sfollati interni al paese e soprattutto nelle zone rurali. Per queste famiglie, i minori sono l’unica fonte di reddito. Uno studio del 2008 sempre di CSSW, mostra come il 70% delle famiglie abbia costretto i propri figli ad andare in Arabia per ragioni di estrema povertà.

Scarsità di acqua, crescita demografica, e il perenne conflitto tra Nord e Sud del paese, nonostante la apparente riunificazione, fanno dello Yemen un paese sull’orlo della disintegrazione. Nelle aree rurali, secondo i dati riportati da un recente studio del Wold Food Programme (Programma Alimentare Mondiale), il 32,1 % della popolazione, circa 7,5 milioni (sui 23 totali) vive sotto il livello di sicurezza alimentare. (Nena News)

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