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Shock in libano per arresto ex generale-spia

Fayez Karam, della Corrente dei Liberi Patrioti di Michel Aoun e alleato di Hezbollah, ha confessato di aver spiato per 30 anni per conto di Israele.

(8 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Beirut, 08 agosto 2010 (foto dal sito http://www.middle-east-online.com/english), Nena News – Il Libano, o almeno buona parte di esso, è in stato di shock dopo l’arresto reso noto sabato dell’ex generale Fayez Karam, 62 anni, reo confesso di aver spiato per trent’anni a favore di Israele. Si tratta peraltro del primo arresto che coinvolge un dirigente politico di primo piano, poiché Karam fa parte dei vertici della Corrente dei Liberi Patrioti, il partito cristiano guidato dall’ex capo di stato maggiore Michel Aoun alleato del movimento sciita Hezbollah. Karam, che negli anni '90 era stato capo del servizio di controspionaggio dell'esercito e dell'antiterrorismo, è stato fermato all'aeroporto di Beirut prima che riuscisse a fuggire all'estero.

Stretto collaboratore e da decenni amico di Aoun, Karam ha ammesso di «aver lavorato come spia per Israele sin dagli anni '80, quando aveva il grado di comandante». La sua confessione infligge un colpo duro alla rete spionistica messa in piedi da Tel Aviv in Libano – già colpita nell’ultimo anno da una raffica di arresti tra militari e alti funzionari pubblici – ma allo stesso tempo mette in luce la penetrabilità dei sistemi di sicurezza nel Paese dei Cedri che, ancora una volta, si rivelano facilmente superabili dai servizi segreti israeliani. Ciò appare ancora più vero se si tiene conto che Karam frequentava Aoun e, di conseguenza, poteva avere informazioni sulle relazioni con Hezbollah e le attività dei leader del movimento sciita. Avrebbe passato informazioni agli israeliani attraverso numeri di cellulari europei.

In Libano l’arresto di un personaggio tanto noto ed importante ha suscitato sconcerto ed indignazione nella popolazione - almeno di quella parte che fa riferimento ad Aoun, Hezbollah e le altre forze politiche del fronte «8 marzo» - ed alimentato le pressioni di coloro che chiedono misure di sicurezza ancora più strette e punizioni esemplari gli informatori di Israele.(red) Nena News

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