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Italia . Diminuiscono le interruzioni di gravidanza, aumentano i medici "obiettori", cresce l'uso della pillola Ru 486

(17 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.contropiano.org

In Italia la pillola Ru 486 è stata utilizzata 3.853 casi a partire dal 2005. Lo rileva l'annuale Relazione al Parlamento sulla Legge 194 presentata dal Ministero della Salute. Sette ginecologi su dieci in Italia sono obiettori di coscienza riguardo all'aborto.

Lo evidenzia l'annuale Relazione del Ministero della Salute al Parlamento sulla 194 secondo cui i ginecologi obiettori sono stati nel 2008 il 71.5% del totale. Erano stati il 58.7% nel 2005, il 69.2% nel 2006, il 70.5% nel 2007. Diminuiscono in Italia le interruzioni volontarie di gravidanza, contrariamente a quanto avviene negli altri Paesi europei. Lo evidenzia l'annuale relazione del Ministero della Salute al Parlamento sulla 194 dalla quale risulta che nel 2009 sono state effettuate 116.933 interruzioni volontarie di gravidanza (dato provvisorio), con un decremento del 3.6% rispetto al dato definitivo del 2008 (121.301 casi) e oltre della meta' rispetto al 1982, anno in cui si e' registrato il piu' alto ricorso all'ivg (234.801 casi). Ad abortire sono nella meta' dei casi donne che lavorano: il 48,6% di nazionalita' italiana' e il 46,7% straniera. Il rapporto rende conto di un calo costante del tasso di abortivita' (numero delle IVG per 1000 donne in eta' feconda tra 15-49 anni), a partire dal 1983 soprattutto nelle fasce d'eta' centrali: nel 2009 e' risultato pari a 8.3 per 1000, con un decremento del 3.9% rispetto al 2008 (8.7 per 1000) e un decremento del 51.7% rispetto al 1982 (17.2 per 1000). Valori tra i piu' bassi nei Paesi industrializzati . Per quanto riguarda le minorenni, il tasso di abortivita' nel 2008 nelle minori di 20 anni e' stato di 7.2 per 1.000, con valori piu' elevati nell'Italia settentrionale e centrale, ma senz'altro inferiori altri Paesi dell'Europa Occidentale.

A ricorrere all'aborto sono in maggior parte donne fra i 20 e i 29 anni (14 per mille). Sempre alto invece il numero degli aborti tra le donne straniere: nel 2008 sono state il 33.0% delle interruzioni totali, contro il 10,1% del 1998, con un tasso di abortivita' 3-4 volte maggiore di quello delle italiane, anche se negli ultimi 3 anni si e' osservata una tendenza alla stabilizzazione con valori assoluti intorno ai 40mila. La quasi totalita' degli interventi avviene in day hospital con degenze inferiori ad 1 giorno (92.6% dei casi) e l'isterosuzione rappresenta la tecnica piu' utilizzata (85.8%), comportando rischi minori di complicanze per la salute della donna. Rimane alto (87.6%) il ricorso all'anestesia generale per l'intervento. La percentuale di IVG effettuate da donne con precedente esperienza abortiva e' risultata pari al 26.9%, come nel 2006 e 2007.

www.contropiano.org

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