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"Una vita per la scienza", a Ravello la presentazione con Cecchi Paone

(22 Agosto 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Domenica 22 Agosto 2010 16:16
“L’ignoranza e la superstizione non danno né speranze né diritti”, si legge nel libro-dvd Una vita per la scienza: a colloquio con Umberto Veronesi, che l’autore, Alessandro Cecchi Paone, ha presentato nella splendida cornice di Ravello.
In una lunga intervista Cecchi Paone ripercorre le principali tappe della vita privata e dello straordinario percorso scientifico e medico del professor Veronesi che, per primo, ha voluto che il libro fosse realizzato nella duplice versione cartacea e video, a sottolineare la volontà di utilizzare al meglio tutte le forme della comunicazione. “L’idea del libro-dvd è del professore, un grande comunicatore al passo con i tempi”, così il giornalista, da tempo collaboratore di Veronesi, spiega la nascita di questo progetto che in 7 ore di riprese racconta la vita del famoso oncologo, oggi proposto per il Nobel per la Medicina ed indicato per la presidenza dell’Agenzia Italiana per la Sicurezza sul Nucleare.
Nel libro si scopre anche il lato umano e privato di Veronesi, dall’impegno nella Resistenza all’intenzione, in giovane età, di diventare psichiatra per comprendere le ragioni per le quali gli uomini, buoni alla nascita, avessero potuto perpetrare gli orrori della guerra. Poi “la vita ci ha messo lo zampino” e durante gli studi universitari Veronesi ebbe modo di lavorare presso l’Istituto tumori di Milano, dove decise di intraprendere la carriera di medico oncologo. Si specializzò in tumori femminili e con il suo enorme e lungimirante impegno quell’istituto, fino ad allora un’ultima spiaggia in cui si andava a morire, diventò luogo di speranza e polo di eccellenza per la ricerca e la cura dei tumori. In particolare Veronesi si dedicò al tumore della mammella per il quale, grazie soprattutto al suo intervento, oggi la mortalità in Italia è vicina allo zero ed è possibile intervenire senza l’asportazione del seno. Altro tema toccato dal libro e che ha rappresentato per Veronesi il filo rosso del suo impegno di uomo e scienziato è quello della laicità. Alessandro Cecchi Paone descrive un uomo osteggiato dal mondo cattolico che “non ha fatto una guerra religiosa ma l’ha subita. Per Veronesi l’idea di Dio può essere controproducente per uno scienziato che crede nella ragione e segue il metodo della ricerca, mentre per la religione, invece, alcune cose non possono essere indagate”.
Veronesi si è inoltre dedicato fortemente al tema, spesso sottovalutato, delle terapie per il dolore, nella convinzione, si legge nel libro, che “la sofferenza non nobilita ma mortifica la dignità umana”, tanto che da Ministro fu l’artefice della legge per la liberalizzazione della morfina per i malati terminali.
Tanti gli spunti e le suggestioni in un libro da leggere e da “vedere” che il giornalista della macchina della verità ha saputo rendere fruibile per i “non addetti ai lavori”, avvicinandoci anche in questa occasione alla scienza e alla vita, senza perdere mai di vista la capacità di stupirsi, di scoprire e di riflettere sui grandi temi dell’esistenza. Questo incontro conclusivo della sezione Formazione e Scienza del Ravello Festival, quest’anno dedicata al tema della follia, ha visto il pubblico interessato e partecipe, come dimostrato dalle numerose domande rivolte all’autore. A chi chiedeva cosa lo avesse sorpreso di più in questo lungo colloquio con Veronesi, Cecchi Paone ha riportato una riflessione dell’oncologo sulla vita e sulla morte di grande fascino secondo la quale morire è anche un dovere, vuol dire appartenere a un disegno complessivo, quello della natura o, per chi crede, di Dio.

22-08-2010

www.dirittidistorti.it

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