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29 settembre giornata di mobilitazione europea, la Cgil in piazza con i lavoratori

(28 Settembre 2010)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Martedì 28 Settembre 2010 15:54
Di Valentina Valentini - Domani l’Europa dei lavoratori, dei precari, di chi paga le conseguenze più dure di una crisi economica lunga e diffusa si mobiliterà contro le politiche economiche dei governi. La giornata di lotta è stata indetta dalla Ces, la Confederazione europea dei sindacati, e vedrà coinvolte numerosissime città, a partire da Bruxelles, che sarà l’epicentro della protesta ed in cui ci sarà la partecipazione di numerose rappresentanze sindacali, fra cui la Cgil, ed in cui si aspettano più di 100mila persone che sfileranno nelle strade della capitale belga in concomitanza dell’incontro dei ministri europei delle finanze. “Daremo voce alle preoccupazioni circa il contesto economico e sociale - ha detto il Segretario Generale della CES, John Monks -. Siamo particolarmente preoccupati per l’aumento della disoccupazione e la crescita delle diseguaglianze. Per rispondere all’aumento della precarietà la risposta deve essere lavoro di qualità. Questo il messaggio - ha concluso il numero uno della Confederazione europea - che vogliamo trasmettere al presidente della Commissione europea Barroso e all’attuale presidente del Consiglio europeo Leterme, che incontreremo al termine della manifestazione”. Ma scioperi e manifestazioni ci saranno un po’ dappertutto, in Francia, Portogallo, Irlanda, Lettonia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, Cipro, Lituania, Serbia e Spagna. In quest’ultima è stato proclamato anche uno sciopero generale “per difendere - si legge nel manifesto della Cgt, Confederacion General del Trabajo - le libertà e i diritti lavorativi, sociali, economici, ambientali di tutti i lavoratori e lavoratrici e di tutte le classi popolari contro le aggressioni e i tagli che stiamo subendo attraverso le politiche antisociali del governo, le quali rispondono solo agli interessi del sistema bancario, della speculazione finanziaria ed immobiliare, dei mercati, del capitale, della Confindustria, dell'Unione Europea, del Fondo Monetario Internazionale, delle istituzionali politiche internazionali”.
Naturalmente anche in Italia la gente scenderà in piazza per dire basta a un lavoro che non c’è, a licenziamenti, cassintegrazione, precarietà, pensioni e salari che non bastano più, un futuro sempre più a rischio per i giovani. La Cgil ha indetto per domani una grande manifestazione a Roma che partirà alle 16,30 da Piazza Farnese. La Cgil si mobilita per dire ancora una volta no all’austerità e per rivendicare misure che favoriscano il lavoro, la giustizia sociale e la solidarietà. “In quasi tutti i paesi europei – spiega il Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani - i tagli hanno colpito il lavoro, lo sviluppo e l’occupazione. Per questo la CES ha immaginato una grande giornata di lotta e di mobilitazione che in Italia terremo a Roma per dare dimostrazione dell’unità d’azione delle nostre battaglie con quelle della Confederazione europea”.
La manifestazione di Roma verrà introdotta dal Segretario Generale della CGIL di Roma e Lazio, Claudio Di Berardino, e vedrà l’intervento di esponenti dei sindacati di Germania, Spagna, Grecia e Francia. Le conclusioni saranno affidate al Segretario Generale della CGIL, Guglielmo Epifani. Ci sarà inoltre l’intervento di Giacomo Russo, precario della scuola palermitano che è ricorso allo sciopero della fame per rivendicare il suo diritto al lavoro.
Impossibile non notare invece l’assenza di Cisl e Uil che non hanno aderito alla giornata indetta dalle CES. “Tutti i sindacati in Europa dicono basta con queste politiche, tranne Cisl e Uil – sottolinea Giorgio Cremaschi - Tutti i sindacati europei lottano per conservare o estendere il contratto nazionale, Cisl e Uil operano assieme alla Confindustria e al governo per distruggerlo”.

28-09-2010

Valentina Valentini (DirittiDistorti)

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