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(22 Ottobre 2003)
Il 4 ottobre 2003, i capi di stato e di governo dell'UE si sono incontrati a Roma per formalizzare la Convenzione europea, la Carta Costituzionale dell' altro polo imperialista. Questa che si va configurando è l'Europa dell' ipersfruttamento, della repressione, della flessibilità, della disoccupazione e della precarietà fatta sistema; le caratteristiche utili ad ingrassare i capitalisti che si dimostrano sempre più inetti nell'affrontare le contraddizioni del sistema da loro stessi costruito.
I padroni d'Europa suggellano con quest'atto la loro guerra contro i lavoratori. Senza vergogna e nessuno scrupolo - con un salto all'indietro nel medioevo - discutono intorno ai superiori valori della religiosità occidentale e cristiana mentre portano avanti la loro crociata esterna contro i popoli di pari passo con quella interna contro i proletari. Entrambe hanno una sola testa: l'imperialismo, ogni giorno più attuale con le sue barbariche guerre di rapina.
Il capitalismo europeo è in tutto simile ai suoi concorrenti con i quali è in competizione per il controllo delle risorse rapinate ai popoli aggrediti dalle loro guerre coloniali. E' importante sgombrare il campo da qualsiasi illusione su questo punto, perciò la costituzione dell'Unione Europea e del suo esercito che nasce sotto la formula "intervenire ovunque gli interessi dell'Europa siano minacciati", proprio come dice il suo alleato concorrente statunitense, va contrastata e combattuta per i suoi progetti antipopolari. L'UE non è certo migliore delle altre potenze, come ci vogliono far credere i governanti di "destra" e di "sinistra" che si alternano ma che si comportano in maniera eguale quando si tratta di generare guerre, mandare militari all'estero, impoverire tutti e reprimere ogni voce di dissenso anticapitalista.
Un esempio del "pacifismo europeo" si è visto quando Germania e Francia si opponevano alla guerra in Iraq per ragioni non certamente umanitarie (va detto che la Francia possedeva contratti molto importanti sui giacimenti e l 'Iraq aveva adottato l'Euro come moneta di scambio per il suo petrolio) ed ora pur di rientrare in possesso di almeno parte di quei contratti è disposta a contrattare i termini della sua partecipazione armata all' occupazione ed alla guerra contro la resistenza del popolo iraqueno magari con la benedizione dell'ONU che non riesce neppure a condannare il nazismo israeliano. In Palestina queste politiche risultano particolarmente evidenti quando si arriva a costruire un enorme lager cintato da muro per rinchiudervi un intero popolo e le sue forme di resistenza.
E' per queste ragioni che oggi 24 ottobre abbiamo deciso di partecipare a questa giornata di mobilitazione con una presenza davanti a Confindustria per evidenziare che i responsabili di questa situazione sono i "signori" capitalisti e non qualche governante che "pazzo" non è ma agisce per loro conto.
È necessario ed urgente costruire aggregazione autorganizzata che agisca per contrastare il loro progetto criminale che ci sta trascinando verso una guerra mondiale di proporzioni epiche e distruggendo il pianeta già molto danneggiato. Noi siamo altro dai padroni, siamo quelli a cui loro hanno dichiarato una guerra perenne in ogni angolo del pianeta.
Promuovere l'unità di classe nel nostro paese, in Europa e sul piano internazionale. Promuovere lotte territoriali a nostra difesa condizioni di vita: casa, lavoro, qualità della vita..
Collettivo Red Ghost
Redazione "Laboratorio Sociale"
Ravenna
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