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Stefano Gugliotta

Stefano Gugliotta

(11 Maggio 2010) Enzo Apicella
Dopo che le tv hanno trasmesso il video di Stefano Gugliotta che viene pestato immotivatamente dalla polizia e poi arrestato per "resistenza a pubblico ufficiale", il capo della polizia Manganelli "dispone una ispezione".

Tutte le vignette di Enzo Apicella

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No alla tessera del tifoso

volantino diffuso allo stadio di bologna

(14 Ottobre 2010)

In materia di stadi, non si fa altro che parlare di sicurezza criminalizzando le
tifoserie organizzate, per giustificare la pioggia di provvedimenti repressivi
che oggi pendono sulle vite di migliaia di persone nelle nostre città. Da
sinistra come da destra il problema calcio sono gli ultras, perché sono
violenti, perché sono troppo di destra o troppo di sinistra. Papaveri politici
locali di sinistra come Cevenini, ma la stessa cosa si potrebbe dire di quelli
di destra, speculano sul tifo, per racimolare voti, dicono tante cose, meno
quelle essenziali!.
Siamo comunisti indipendenti, per noi il termine sinistra o destra attualmente
non vuol dire nulla, visto che crediamo che l’unica posizione sia quella di
considerare il popolo l’unico in grado di progettare il suo futuro, vediamo il
centro-destra e il centro-sinistra simili perchè vogliono scaricare gli effetti
della crisi sulle fasce popolari. Non siamo mai stati al governo, perché non si
può governare con i padroni.

Non ci prefiguriamo di “strumentalizzare la curva” ma semplicemente vediamo
l’ennesima campagna sugli stadi: la tessera del tifoso, un ennesimo attacco agli
spazi di democrazia di questa paese.

Gli interessi, dietro alla tessera del tifoso, sono molteplici, non ultimo
quelli economici, delle società e degli speculatori (padroni, manager, politici,
quegli stessi che precarizzano le nostre vite) ringalluzziti dall'idea di poter
mettere le mani sugli impianti pubblici, o peggio dalla possibilità di sottrarre
altro territorio alla collettività tramite la costruzione di nuovi impianti. Vi
sono inoltre enormi interessi nella compravendita della tessera stessa,
occasione ulteriore di guadagni. Tutto perfettamente in linea con le esigenze
del mercato di allargare il proprio campo di intervento a qualunque ambito, non
importa se si tratta dell'acqua o degli stadi, l'importante è conquistare nuovi
terreni e allargare quelli esistenti per uscire dal vicolo cieco della crisi
economica, tanto paga il popolo….
Ben più inquietante sono i motivi politici di tali provvedimenti, vero e proprio
banco di prova per progetti di controllo di grandi fasce di popolazione, oggi
sperimentato negli stadi ma riproducibili su ogni ambito della società, in un
momento di crisi economica in cui non si intravedono vie d'uscita, le aree
metropolitane rischiano di diventare polveriere, da controllare e reprimere
anziché provvedere ai bisogni della popolazione. Oggi lo stadio è la palestra in
cui ci si esercita a porre in sicurezza e sotto controllo ciò che domani
potrebbe manifestarsi nei quartieri.
Insomma come in una farsa, la storia si ripete, tramite l'esigenza di sicurezza
si giustificano provvedimenti tesi al controllo e alla repressione. Alla luce di
questo, la battaglia delle tifoserie organizzate, è la battaglia di chiunque
abbia a cuore il diritto di riunirsi nel nome di un interesse comune e popolare.

SOLIDARIETA' AI TIFOSI
PER UNO STADIO PUBBLICO E ACCESSIBILE A TUTTI
PER UNA NUOVA DEMOCRAZIA
RIBELLARSI è GIUSTO!

Rete dei Comunisti-Bologna

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